Roma, martedì 10 luglio 2018 – Gilberto Gil, leggenda della Musica Popolare Brasiliana, sarà in Italia, in tre importanti Festival Jazz per riproporre l’interessantissimo e coinvolgente progetto discografico “Refavela 40” inciso nel 1977. A Perugia per Umbria Jazz il 14 Luglio, a Venezia per Veneto Jazz il 16 luglio e a Monforte D’Alba per Monfortin Jazz il 18 luglio, seguito da band speciale e capitanata dal figlio Bem Gil, chitarrista e produttore artistico dell’intero tour. I musicisti più rappresentativi della nuova scena musicale brasiliana Domenico Lancellotti (batteria, percussioni e MPC), Bruno Di Lullo (basso), Thomas Harres (batteria e percussioni), Thiago Queiroz (sax e flauto), Mateus Aleluia Filho (tromba e flicorno), Nara Gil e Ana Lomelino (coriste) e Mestrinho (cori e fisarmonica), accompagneranno il cantautore portoghese che riproporrà i brani di questo celebre album dedicato alle favelas, piaga sociale del Brasile.
Uno dei dischi più “africani” di Gil che porta in sé forti venature funk e considerato un lavoro ponte tra l’Africa e la parte nera del Brasile. Saranno presentati inoltre i grandi classici della canzone brasiliana, tra cui “Samba do Avião” del grande Tom Jobim, in uno spettacolo che da settembre (al termine del tour Europeo), toccherà anche molte città del Brasile. Dopo quarant’anni dall’uscita e con un importante successo di pubblico e di critica, il cantautore brasiliano, icona della musica nel mondo per aver saputo incrociare le ricchissime tradizioni del suo paese, in particolare quelle di Bahia con le radici africane da un lato e i nuovi suoni (rock, pop, reggae) dall’altro, sarà accompagnato sui palchi italiani da due artiste d’eccezione che hanno dedicato parte della loro produzione musicale al Brasile, la terra del sole.
Chiara Civello e Mayra Andrade avranno l’onore di affiancare il cantautore portoghese che ha scritto e riscritto la storia della bossa nova e non solo. Gilberto Gil, attraverso il movimento del Tropicalismo ebbe un ruolo rilevante anche nei settori del teatro, cinema e letteratura. In una sorta di ’68 Brasiliano, si rese protagonista di movimenti di protesta a cui la dittatura rispose con la repressione. Dopo l’esilio a Londra insieme a Veloso, la sua musica fu influenzata dal folklore metropolitano. Perfeziona la sua tecnica di chitarrista imparando il “beat” e comincia ad incidere dischi in lingua inglese. Tre date speciali, per un’imperdibile concerto di uno dei rappresentanti della MPB vi aspettano in Italia, a luglio, il 14, 16 e 18.
Marirosa Fedele