Roma, venerdì 13 maggio 2011 – Napoli. Giovanni Farnesini è il sanguinario erede della famiglia mafiosa capeggiata da Don Antonio Acquastorta al quale, per sigillare un patto di pace con la famiglia rivale, viene ordinato di sposare Mariasole, figlia di Don Pietro Simonetti. Giovanni, però, s’innamora di un altro uomo, Salvatore, e per lui si lascia andare all’oblio della carne dimenticando l’onore e il voto di fedeltà verso la Famiglia. Mariasole, innamorata più che mai del marito, sa della sua relazione e tace: “Siamo talpe, talpe che vivono di nascosto e fingono di non vedere”, dice. Ma ben presto tutta la città viene a sapere di quest’amore clandestino e a Mariasole non resta che cantare tutta la sua struggente disperazione, consapevole del tragico destino che l’attende.
In tutta la storia il mare è testimone silenzioso della tragedia che va consumandosi: quante cose potrebbero raccontare quegli scogli di Mergellina. Sulla scena gli attori, esibitisi in monologhi, sono accompagnati dalle musiche originali da Federica Principi, al pianoforte, e da uno straordinario Roberto Mazzoli, alla chitarra, percussioni e sax. Tra motivi contemporanei e suggestioni classiche si fa avanti, con sempre più forza e sofferenza, la voce solista di Mariasole. L’amore e il dramma di questa donna prendono corpo grazie alla magnifica voce di Emanuela Borozan. Lo spettacolo per tutta la durata emoziona, travolge lo spettatore nella storia dei due protagonisti. La loro vicenda è anticipata da un video, girato da Fabiomassimo Lozzi e proiettato all’inizio dello spettacolo. La dolcezza dei sentimenti e le regole dettate dalla camorra si alternano in questa breve rappresentazione che rispecchia tutto il lavoro teatrale di Acqua Storta. Di rilevante spessore è l’interpretazione di Luigi Romolo Carlino che catalizza l’attenzione del folto pubblico in sala per l’intero spettacolo; il suo accento napoletano e la sua intensità espressiva conferiscono pathos a tutta la rappresentazione. Uno spettacolo che abbraccia varie forme di interpretazione. Reading, concerto etnico, sceneggiatura napoletana e poesia teatrale, tutti elementi che vengono armonicamente mescolati garantendo la riuscita dello spettacolo.