Roma, domenica 16 gennaio 2011 – La Juventus torna a vincere. Dopo la serie negativa, che ha allontanato i sogni scudetto del popolo bianconero, nella prima di ritorno contro il Bari a Torino la Vecchia Signora si prende tre punti d’oro. Gara combattuta e difficile per i padroni di casa, che ancora una volta scendono in campo con una squadra rimaneggiata. Una sconfitta o un pareggio rischia di compromettere al livello psicologico la squadra, superata anche dall’Inter di Leonardo, che nell’anticipo di sabato aveva dimostrato la forza ritrovata battendo 4-1 il Bologna. Delneri deve fare a meno di quattro attaccanti (Iaquinta, Amauri, Toni e Quagliarella), di Marchisio e Melo, che deve finire di scontare la squalifica. In difesa schiera sulle fasce Sorensen e Traorè, a centrocampo si rivede Sissoko, dato dai ben informati in rotta con la società. In porta, dopo la buona prestazione di giovedì in Coppa Italia, esordisce anche in Campionato Gigi Buffon. Il reparto d’attacco invece è affidato al solito Del Piero, uscito acciaccato dalla bella gara di Coppa, e dal giovanissimo Giannetti, che non toccherà nemmeno un pallone.
Il primo tempo è tutto di marca juventina, anche se dalla trequarti in su le geometrie di gioco non si innestano mai. A centrocampo è il Bari a fare più gioco. La Juventus ha il merito di non affidarsi ai lanci lunghi, anche perché in avanti c’è il solo Del Piero, tanto è inconsistente il suo compagno di reparto. Si gioca palla a terra, specie tra le linee avversarie, cercando in qualche caso di aggirare gli avversari sulle fasce. Questo porta i bianconeri a sprecare molti palloni, ma il Bari mostra tutti i suoi limiti. È molto lontana dalla bella squadra dello scorso anno. Il saccheggio dei difensori nel mercato estivo fa sentire il suo peso. Nonostante questo Krasic per buona parte del primo tempo è chiuso da Alvarez, Marco Rossi e Belmonte. Dall’altra parte Masiello, Romero e Donati, cercano di imbrigliare Pepe e Traorè, coppia molto aggressiva sia in fase di copertura, sia in fase di sovrapposizioni sulla fascia. Il Bari non sembra essere uscito dal lungo black out che lo ha portato all’ultimo posto. La difesa e il centrocampo bassi cercano di chiudere gli spazi, ma le ripartenze veloci della scorsa stagione sono solo un ricordo Alvarez, dirottato per l’occasione sulla sinistra, non riesce mai a partire ben guardato dal giovane Sorensen.
Il primo pericolo alla porta barese arriva su calcio d’angolo del Capitano, che calcia verso la porta dalla bandierina. Il tiro non è voluto, ma serve uno scatto di reni di Gillet per evitare il gol. Dal 25’ la Juventus cresce e poco dopo la mezzore sempre il Capitano si procura una punizione dal limite. Palla di molto alta. Ma è la prova generale, perché dieci minuti più tardi al 43’ Del Piero calcia ancora dal limite e stavolta fa centro, con un tiro-capolavoro dei suoi. Si sblocca il risultato e la Juve, che finisce in avanti la prima frazione, merita il vantaggio perché è sempre stata nella metà campo barese. Nella ripresa ricomincia in maniera aggressiva. Ma in paio di occasioni dalla sinistra si lascia sorprendere dalle incursioni di Alvarez. Dalla parte opposta Traorè e Chiellini non si fanno aggirare con facilità. Il gol del pareggio ospite è merito di Alvarez che aggira, per l’unica volta nella gara, il giovane difensore danese e dal fondo serve Rudolf, neoacquisto dal Genoa, che segna la rete del pareggio. Nessuno scoramento per la Vecchia Signora, che anzi cerca subito con rabbia e con istinto di ritrovare la vittoria. Del Neri mette Martinez, che mancava dal Campionato da più di 2 mesi per Giannetti e l’attacco ritrova vitalità e profondità.
I centrali baresi si chiudono sulla punta e liberano spazio sulla destra per Krasic, in ombra per buona parte del primo tempo. Dalle sue folate arrivano pericoli e corner. Ma è da una nuova punizione che si procura Del Piero nella tre quarti avversaria a portare al gol della vittoria. Sul rinvio della difesa Aquilani segna con un tiro al volo di potenza. Negli ultimi minuti il Bari cerca di spingere in avanti per trovare il gol del pareggio, ma in effetti più che merito dei pugliesi è demerito della squadra di Delneri, che sembra intimorita nel gestire il vantaggio. Nelle giocate degli juventini c’è troppa tensione, come se il pallone scottasse tra i piedi. In effetti il Bari non impensierisce più di tanto la difesa avversaria e la Juventus incassa i primi tre punti del 2011. Sale in classifica a 34 punti, ad uno dalla Roma, che vince a Cesena su autogol, e a tre lunghezze da Napoli e Lazio. Il posto in Champions non è così lontano, ma c’è bisogno che la Juventus risolva tutti i problemi di infermeria. Al completo è un’altra squadra, specie quando in mezzo al campo c’è Felipe Melo. La partita di Sissoko è stata buona, il maliano però sembra intenzionato a voler andare via.