Roma, mercoledì 22 giugno 2011 – Tra gli ultimi spettacoli della Biennale di Venezia, da segnalarsi per il 24 e 25 giugno alle ore 20.00, presso il Teatro Piccolo Arsenale, la prima mondiale e conseguente replica dello spettacolo “Brilliant Corners” del coreografo israeliano Emanuel Gat. Lo spettacolo nasce nell’ambito del programma “European Network of Performing Arts”, che la Biennale promuove con il festival “Dance Umbrella” di Londra e il centro “Dansen Hus” di Stoccolma. Il titolo dell’opera richiama l’omonimo album del musicista jazz Thelonious Monk, pubblicato nel 1957 dall’etichetta Riverside Records, pietra miliare della storia del genere statunitense.
Come lo stesso Emanuel Gat afferma, “È nella chiarezza e nella semplicità di un quadrato di luce ben definito che si dispiega un organismo coreografico in perenne mutamento creato da dieci danzatori. Quasi un’esplosione simultanea di idee, Brilliant Corners funziona come un sismografo dell’attività coreografica, traccia le sue strutture evanescenti e le sue molteplici prospettive. Regole e meccanismi si creano e si confrontano immediatamente con le aspettative, mettendo in luce sia la fragilità dell’istante coreografico che la sua bruciante rilevanza.”. Anche nelle parole, sembra di rivivere la passione e lo stile del musicista Monk, cui il balletto è dedicato: “Il Jazz è la mia avventura – aveva dichiarato il compositore – . Cerco sempre nuovi accordi, nuovi modi di sincopare, nuove figure, nuovi percorsi. Come usare diversamente le note. È tutto qui. Semplicemente usare diversamente le note”.
Gat è oggi uno dei maggiori coreografi della scena internazionale. Tra le sue opere più importanti, sono da ricordare Four Dances, su musiche di Bach, Kasha (1999), un duetto di cui Gat è autore anche delle musiche, Good Year (2000), un pezzo per 9 danzatori commissionato dalla Kibbutz Dance Company, di cui firma anche la colonna sonora. Da quando nel 2004 ha fondato la sua omonima compagnia, sei pezzi iniziano a fare il giro del mondo: Winter Voyage, The Rite of Spring (con cui ottiene un Bessie Award nel 2006), K626, 3for2007 (che raccoglie la trilogia My Favourite things, un assolo su musiche di Coltrane, Petit torn de dança, un duetto su musiche medievali francesi, through the center…, per 8 danzatori con la musica elettronica degli Squarepusher). “Brilliant Corners si fonda sull’intima fiducia nella capacità del processo coreografico di inventare strutture che posseggono una verità fondamentale”, ci spiega l’autore. Del compositore Monk, Emanuel Gat non utilizzerà le musiche, assenti nello spettacolo, ma ne riprenderà temi, stile, dinamiche, ricerca creativa. Rielaborandoli attraverso i “brilliant corners” della sua fantasia.
Simona Passeri Leoni