Frascati, giovedì 7 giugno 2012 – Lo scorso 4 giugno si è festeggiato a Parigi il cinquantenario del Manuale di Frascati dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. “Il Manuale di Frascati dell’OCSE è la ‘bibbia’ nel campo della misurazione statistica delle attività di ricerca e sviluppo”, afferma Giorgio Sirilli del CNR, a lungo Presidente del gruppo di esperti dell’OCSE che ha discusso e approvato il manuale, che così si chiama in virtù del fatto che la prima riunione si è tenuta del 1962 a Villa Falconieri. Da allora il manuale è diventato “l’ambasciatore della città tuscolana” nel mondo in una felice sintesi tra le statistiche sulla ricerca ed il rinomato vino.
L’organizzazione del cinquantenario è il risultato di una joint venture tra il Comune di Frascati e l’OCSE. Come ha avuto modo di affermare il Sindaco Stefano Di Tommaso in un indirizzo di saluto agli esperti dell’OCSE riuniti a Parigi, «Frascati si caratterizza non soltanto per la sua produzione vinicola di alta qualità, ma anche per essere la città delle Ville e della Scienza: è infatti sede di importati centri di ricerca nazionali e internazionali, in cui operano 3000 scienziati». Ha anche invitato gli esperti a tornare a Villa Falconieri in occasione della revisione del manuale prevista tra due anni. In occasione del cinquantenario gli oltre cento delegati dei paesi membri dell’Organizzazione hanno ricevuto un regalo molto apprezzato: una bottiglia di vino di Frascati Doc, a cui è stata applicata una speciale etichetta celebrativa dell’evento.
l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici (OCSE) ha sostituito nel dicembre del 1960 l’OECE, creata nel 1948 per gestire il “Piano Marshall” per la ricostruzione post-bellica dell’economia europea. Ne fanno parte oggi 34 Paesi (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria), che si riconoscono nella democrazia e nell’economia di mercato. L’Organizzazione inoltre mantiene stretti contatti con oltre 70 Paesi non membri (che possono partecipare come osservatori ai lavori dei Comitati o a determinati programmi) e con altre Organizzazioni Internazionali.