Con "As we forgive", splendido mediometraggio sul Rwanda nel tempo della pacificazione, Laura Waters Hinson vince la prima edizione del festival di fiuggi, Bilancio positivo per qualità dei film in concorso e presenza del pubblico

di Maria Cristina Mancini
redazione@lacittametropolitana.it

Fiuggi, lunedì 3 agosto 2009 – Ha sbaragliato i film in concorso alla seconda edizione di Fiuggi Family Festival conquistando non solo il presidente di giuria, Alessandro D’Alatri, ma anche gli altri giurati. Ha messo ko registi del calibro di Gabriele Salvatores, che partecipava al concorso con il lungometraggio “Inter Campus”, e ha dato filo da torcere al film bosniaco “Snijeg” di Aida Begic che presentava elementi cinematografici e tecnici interessanti. Lei, Laura Waters Hinson, appena ventisei anni, l’ha spuntata su tutti con il suo“As we forgive”, bellissimo documentario sul processo di riconciliazione del Rwanda. “E’ stato premiato il lavoro che esprime gli elementi innovativi di questo festival, non solo la famiglia, ma anche il valore positivo del perdono”. In effetti, in soli cinquatatre minuti la regista ha saputo dare corpo e anima a vittime e carnefici, evidenziando i sentimenti dei protagonisti, le responsabilità politiche e su tutti la difficoltà di concepire “un atto d’amore definitivo” come il perdono. Realizzato senza fondi ne aiuti, il documentario è un pregevole esempio di cinema che non alimenta l’odio e non aizza le fazioni etniche. Non permette di dimenticare e, se si considera che la regista è di nazionalità americana, il lavoro assume più significato per la forza dirompente che ha nel contrastare le proposte delle grandi major segnando le coscienze.

Per il Fiuggi Family Festival il bilancio è positivo in termini di presenze e di qualità. Antonella Astrei ne è convinta: “i contenuti del festival non sono scissi dalla vita familiare e propone produzioni e attività collaterali che sono in sintonia con le necessità di chi frequenta l’evento.” Tra le proposte che sono emerse gli organizzatori stanno già pensando, per il prossimo anno, ad una sezione autonoma del concorso, dedicata alla multimedialità e ai videogiochi e, dato l’interesse, riscontrato per i documentari ci sarà una sezione distinta per il pubblico adulto. Il direttore artistico, Andrea Piersanti, si è dimostrato favorevole a distinguere tra fiction e film family per i piccoli e documentari. Intanto, si lavora per il futuro, quanto al premio di sceneggiatura, il nome del vincitore sarà comunicato solo in autunno.

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