Roma, lunedì 15 luglio 2015 – A più di un mese dall’apertura della 70° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera ed organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, si svelano le prime indiscrezioni. Il direttore Barbera, attraverso un comunicato stampa, incorona Eva Riccobono madrina del Festival. Conosciuta sul grande schermo grazie al film “Grande, grosso e verdone” di Verdone e consacrata nel 2013 con il Ciak d’Oro come miglior attrice non protagonista nella pellicola “Passione sinistra” di Marco Ponti, sarà la statuaria modella a presentare la cerimonia di apertura che si terrà il 28 agosto nel Palazzo del Cinema al Lido. Sarà un debutto fantascientifico sulle immagini dell’atteso film fuori concorso “Gravity” di Alfonso Cuaròn, accompagnato sul tappeto rosso dai protagonisti George Clooney e Sandra Bullock. Il 7 settembre il Festival potrà arrotolare il red carpet. 11 giorni di totale celebrazione del cinema storico, d’autore e al debutto. Molte le novità volute dall’organizzazione. Nella “Sezione Orizzonti” sarà inserito il premio per la miglior regia e quello per il migliore contributo innovativo proposto che sarà nominato “Premio speciale Orizzonti”. Confermata invece la sezione “ Venezia Classici” dedicata ai restauri e ai documentari sul cinema, ma il premio più ambito resta “Il Leone D’oro”.
Non solo innovazioni, ma anche conferme. Bernardo Bertolucci è scelto per presiedere la Giuria Internazionale della Mostra. Ricoprirà la carica per la seconda volta, dato che era già stato presidente nell’83. Il regista è di casa a Venezia. Nel 2003 ha presentato in concorso “The Dreamers” e nel 2007 gli è stato attribuito il “Leone D’Oro” alla carriera. E’ stato Barbera a volerlo ancora, sostenendo che “pochi registi al suo pari fanno della propria esperienza un mezzo per raccontare ciò che di buono accade nel presente cinematografico. Uno dei migliori servizi che il cinema possa fare a se stesso”. Bertolucci si è detto entusiasta di partecipare ancora ad un festival che in pochi giorni gli permette di vedere ciò che di interessante sta accadendo nelle cinematografie di tutto il mondo, oltre che a consegnare il premio alla carriera ad un regista che ammira molto. Venezia infatti ha già un vincitore: il Regista Friedkin, director dell’horror cult “L’esorcista”, sarà premiato alla carriera per aver rivoluzionato due generi popolari come l’horror ed il poliziesco. Veterani della Mostra, presidenti o vincitori, che hanno conservato immutata nel tempo la stessa emozione.
Eleonora Negro