Roma, lunedì 22 luglio 2013 – Nonostante la delicata situazione economica che l’Italia sta affrontando, gli italiani non rinunciano alle vacanze e soprattutto durante i week end si riversano sulle spiagge per godersi del meritato riposo. È quello che accade anche sul litorale laziale dove, dopo una battuta di arresto dovuta alle condizioni climatiche poco favorevoli, l’estate sembra arrivata.
Tante sono le iniziative che i comuni hanno intrapreso per migliorare il soggiorno dei turisti sulle nostre spiagge e offrire servizi per godere di vacanze sicure, soprattutto dopo gli eventi tragici che hanno visto protagonista la costa laziale. Tra queste iniziative ne troviamo una che sta acquistando molto rilievo e a cui molte località di mare sono sensibili: gli animali sulle spiagge. È così che quest’anno sono nate spiagge a misura di cane, con spazi allestiti per rendere il più sopportabile possibile sia il loro soggiorno che quello dei bagnanti, nel rispetto delle norme igieniche e degli spazi a loro riservati. Tra i comuni che hanno aderito all’iniziativa troviamo Sabaudia che, con questo sperimento iniziale si sta adeguando alle norme di liberalizzazione prefigurate dall’Anci con la Federazione Italiana Associazione Diritti Animali e Ambiente per promuovere un regolamento comunale tipo, per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini.
Per Maccarese invece non è più un esperimento ma una conferma la riapertura della “Bau Beach” con tante novità per gli amici a quattro zampe. Novità anche sul campo della sicurezza con l’operazione della direzione marittima del Lazio “Mare Sicuro 2013”. L’operazione vede impiegate, fino all’8 settembre, 21 motovedette, 15 gommoni e sette pilotine, in più 428 uomini a terra e 162 in mare controllano le spiagge del litorale romano. Altra iniziativa importante è quella portata avanti dal WWF in collaborazione con Oceanomare Delphis Onlus e Un Mare di Passione. Il titolo “Ma Roma ha il mare?” è eloquente, infatti molti turisti che scelgono il nostro paese come luogo di vacanza non sanno del mare nei dintorni della Capitale o non apprezzano ciò che esso può offrire. È per questo motivo che i due enti hanno cominciato un percorso di sensibilizzazione per la conoscenza e la corretta fruizione del nostro patrimonio marino. Ciò comprende la collaborazione anche delle Istituzioni e più direttamente dei gestori di stabilimenti balneari, dei pescatori e di tutte quelle personalità che lavorano “sfruttando” le risorse del nostro territorio.
Clara Pellegrino