Parigi, 29 dicembre 2013 – “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”, dichiarava la pittrice messicana al Time Magazine poco prima di morire nel 1953. Legata al pittore e muralista messicano Diego Rivera dal 1929, insieme diventarono tra le coppie più controverse ed amate del mondo dell’arte contemporanea. Entrambi vissero e realizzarono una pittura specchio della loro partecipazione alle lotte politiche e ai disagi sociali ed economici del Messico del primo novecento.
E’ a questo ricordo, a queste due straordinarie figure artistiche, che il museo dell’Orangerie di Parigi ha deciso di organizzare una mostra dedicata alla famosa quanto rivoluzionaria coppia artistica. Dal 9 ottobre 2013 al 13 gennaio 2014, il pubblico francese ed europeo avrà la possibilità di conoscere da più vicino il grande legame artistico dei due pittori messicani.
L’unione sentimentale tra i due fu molto tormentata. Diego Rivera (1886-1957) e Frida Kahlo (1907-1954) si separarono nel 1939 dopo il tradimento di lui con Cristina Kahlo, sorella di Frida. Nonostante la separazione ufficiale non riuscirono mai ad allontanarsi del tutto l’uno dall’altra, tanto da risposarsi per la seconda volta nel 1940. Uniti nella vita e uniti nell’arte, il loro stile e la loro ispirazione erano comunque del tutto diversi.
Nel 1938 il poeta e saggista André Breton rimase così colpito dai dipinti di Frida che arrivò a proclamarla come “una surrealista creatasi con le proprie mani“, anche se lei amava definirsi un’artista originale. Diego Rivera era il pittore coinvolto nel sociale che amava dipingere per lo più sulle grandi superfici di pareti ed edifici. Benchè i loro stili siano così differenti l’uno dall’altra, lungo il percorso della mostra non si potrà non notare quanto le loro opere siano tra di loro complementari e comunicative. In comune hanno l’amore per il loro paese, il Messico, la cultura e l’impegno politico contro il potere e per l’uguaglianza.
Organizzata dall’Istituto pubblico del museo d’Orsay e dell’Orangerie con prestiti eccezionali provenienti dal Museo Dolores Olmedo e da Marie-Paule Vial, direttrice del museo dell’Orangerie, Beatrice Avanzi, conservatrice del museo d’Orsay, Leïla Jarbouai conservatrice del museo d’Orsay e da Josefina García direttrice delle collezioni di Museo Dolores Olmedo, México.
Data l’eccezionalità dell’evento, la visita prevede delle file piuttosto lunghe. Per ovviare al problema è possibile prenotare online sul sito del Museo dell’Orangerie.