Roma, martedì 21 gennaio 2014 – La Juventus non gioca e perde con merito. All’Olimpico nella sfida di Coppa Italia in campo c’è una sola squadra. La Roma. I bianconeri si limitano ad un poco estetico e piacevole catenaccio all’italiana, con le due punte che rientrano fino a ridosso dell’area di porta. Una partita brutta, lenta e priva di emozioni. E non per colpa della squadra di Garcia, che aveva voglia di superare la Juventus e di prendersi una bella rivincita, dopo la sconfitta in campionato. La Juventus da parte sua ha dato di sé una brutta prova, abdicando al gioco e non meritando di passare il turno. Quanto dichiarato da Conte nel post partita è una boutade: «I ragazzi hanno fatto bene. Peccato aver preso gol proprio nel momento in cui stavamo prendendo il sopravvento. Il mio piano tattico era quello di usare le giuste accortezze in fase difensiva e di possesso e cercare di fare male alla Roma». La cosa incredibile è che proprio lui, che aveva elogiato sabato scorso la Sampdoria per aver giocato a Torino una partita aperta e senza paura, ha messo in campo una squadra che più che la Juventus sembrava il Chievo. Uno sdoppiamento di personalità preoccupante.
Non giustifica il fatto che la squadra scesa in campo fosse per sei elementi diversa da quella che ha affrontato la Roma il 5 gennaio scorso. Né si può recriminare sui due unici episodi che ha visto protagonista la Juventus: il fallo di Benatia su Giovinco e il gol di Peluso. È ancora Conte a parlare: “Il fallo di Benatia per me era da ultimo uomo. L’ho chiesto anche a Rocchi e mi ha detto che il mio giocatore era girato. Non capisco. Sul gol a me sinceramente è sembrato che il cross di Isla fosse dentro di parecchio. Ma forse è meglio così, ci fossero stati degli ‘aiutini’ saremmo stati rovinati». Troppo poco a cui attaccarsi. Il fatto è che la Juventus ha abdicato alla Coppa per concentrarsi su Campionato e Europa League, che se dovesse vincere la porterebbe a giocarsi la Supercoppa europea contro i futuri Campioni d’Europa. Un bel ritorno di immagine e la possibilità di testare la squadra contro una di grande livello.
Ad ogni modo perdere per perdere, forse la Juventus avrebbe fatto meglio a giocarsi una partita spavalda e all’attacco. La Roma nonostante il grande possesso palla non è sembrata al meglio. Sembra quasi che troppi giocatori siano stanchi o non abbiano recuperato al meglio dai rispettivi infortuni. Evidentemente l’orgoglio di Antonio Conte ha prevalso sulla voglia di vincere o di perdere, testandosi contro una grande squadra che l’anno prossimo potrebbe fare una bella Champions e dare del filo da torcere in Europa. Piuttosto che rischiare di prendere tre gol come all’andata, Conte ha preferito perdere con il minimo sindacale per 1-0.