Roma, 27 gennaio 2014 – Ricordare la storia. Immortalare il momento che del tempo ha fatto il nostro passato. E’ questo l’itinerario dei “Passaggi nella città prigioniera”, la mostra che la Sala Santa Rita di Roma ospita dal 16 gennaio al 28 febbraio 2014. Dedicare alla memoria e raccontare l’occupazione nazista che coinvolse la città eterna dal settembre del 1943 al giugno del 1944. Un periodo storico in cui la città eterna fu più volte bombardata: il quartiere di San Lorenzo il 19 giugno del 1943, il rastrellamento del Ghetto il 16 ottobre dello stesso anno. Mesi in cui Roma visse tra i suoi momenti più tragici compreso il massacro delle Fosse Ardeatine e l’attentato di Via Rasella il 23 marzo del 1944.
“Paesaggi nella città prigioniera” è una mostra che si concentra ed indaga proprio questo momento. Un momento storico ricostruito grazie anche ad un apparato documentario curato dal presidente del Museo storico della Liberazione Antonio Parisella, reso graficamente dalla maestra di grafica ed incisione Martina Donati e realizzato in formato video dall’artista visivo Jacopo Benci. Con “Paesaggi-Durchgänge” (2011), un filmato dedicato al luogo di detenzione di via Tasso e “Nella città prigioniera” (2014), Benci confeziona un video attraverso il quale ripercorre gli eventi avvenuti fra il bombardamento del 19 luglio 1943 e la liberazione di Roma il 4 giugno del 1944.
Attraverso il ricordo e la voce di un testimone di quei mesi, il regista Francesco Maselli all’epoca tredicenne studente del Liceo Tasso che, nonostante la giovanissima età, partecipò attivamente alla resistenza nell’Unione Studenti Italiani.
Mentre gli alberghi di Via Veneto erano occupati dai comandi nazisti, in Via Tasso nasceva il Comando della polizia di sicurezza guidato da Herbert Kappler. Accanto un carcere usato al fine di imprigionare, interrogare e quasi sempre torturate tutte quelle persone che provavano a reagire e a difendersi dall’occupazione nazista. Oggi l’edificio ospita il Museo storico della Liberazione come luogo di testimonianza di quei tragici mesi nei quali Roma fu offesa e occupata.
“Passaggi nella città prigioniera” è anche un rimando al noto capolavoro cinematografico del maestro Roberto Rossellini. Con “Roma città aperta” il regista romano aveva già colto nel lontano 1945 l’impossibilità di ingabbiare la città eterna. Anche se i tedeschi pensavano di riuscire a controllare Roma con tutti i mezzi moderni di cui al tempo disponevano, gli sfuggiva comunque quel movimento, quel “passaggio” che attraverso le cantine, le soffitte, i tetti o i sotterranei stessi, i cittadini erano riusciti a ritagliarsi lontani dall’oppressione.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, curata dal Dipartimento Cultura – Servizio Spazi Culturali e realizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, la mostra fa parte del progetto carcerAzioni – Prigionie dei nostri tempi.
Importante appuntamento previsto per il giorno 11 febrraio alle ore 18,30 con 11 febbraio “Memorie, Roma: luoghi, corpi, storie” con Jacopo Benci, Martina Donati e Antonio Parisella. Modera Roberta Perfetti.
Ingresso libero
Sala Santa Rita, Via Montanara (Piazza Campitelli)
Dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 19
Tel. 060608