Roma, lunedì 3 febbraio 2014 – Il Derby d’Italia se lo aggiudica la Vecchia Signora. Come da pronostico nella terza giornata di ritorno la Juventus vince in casa 3-1 contro un’Inter volitiva, ma poco precisa e priva di personalità a centrocampo. La squadra di Conte torna così a macinare punti in campionato dopo il pareggio all’Olimpico contro la Lazio. Su 66 punti finora messi in palio i bianconeri ne hanno raccolti 59, distanziando per il momento la Roma di nove lunghezze (ma i giallorossi dovranno recuperare la partita contro il Parma sospesa per impraticabilità del campo). Il match di Torino è stato comunque a senso unico, con la Juventus che ha dettato sempre i tempi di gioco. Quando ha voluto affondare e mettere alle strette gli avversari, ha aggredito l’Inter nella metà campo senza lasciare spazio al contropiede avversario. Quando ha voluto tirare un po’ il fiato, si è rintanata in difesa con le punte molto basse per colpire in contropiede. I meccanismi perfetti della squadra di Conte si sono innescati come contro la Roma e il Napoli, portando ad un risultato pesante per Mazzarri e i suoi uomini, ma giusto.
I bianconeri avrebbero potuto andare in vantaggio già dai primi minuti di gioco, quando da corner si è sviluppata un’azione che ha portato al tiro per ben due volte Tevez con un super Handanovic, che da pochi passi è riuscito a intervenire. Nulla ha potuto però il portiere nerazzurro su Lichtsteiner, che trovato con un passaggio millimetrico da Pirlo in tuffo ha fatto gol. È bastato quindi un solo quarto d’ora alla Juventus per andare in vantaggio. L’Inter con Palacio ha avuto però l’occasione di pareggiare intorno al 40°, quando l’attaccante argentino, liberato da Alvarez in area ha scelto di tirare di potenza, mandando il pallone di poco oltre la traversa. È stata l’unica azione pericolosa della squadra di Mazzarri di tutto il primo tempo, nata da un disimpegno bianconero troppo lezioso a centrocampo, trasformato in un veloce contropiede in superiorità numerica.
Il secondo tempo si apre come quello contro la Roma. Dopo soli due minuti di gioco da un corner e da un intervento sbagliato di Nagatomo arriva sui piedi di Chiellini la palla per il 2-0 che il difensore juventino a due passi da Handanovic non sbaglia. L’Inter sente il colpo e vacilla a centrocampo, mentre la Vecchia Signora sale in cattedra e gioca con sempre maggiore padronanza. Dopo solo 9 minuti arriva anche la undicesima rete di Vidal in Campionato. Ma è il modo come arriva il gol che lascia perplessi. Da una semplice rimessa laterale la difesa nerazzurra si fa trovare impreparata. La palla arriva a Llorente che abile si gira in area e appoggia per Pogba che tira di prima in porta. Handanovic compie l’ennesimo miracolo ma sulla respinta Vidal è il più abile e più veloce di tutti e di sinistro porta a tre le reti. Partita chiusa di fatto dopo appena 58’ minuti di gioco (calcolando anche i due minuti di recupero del primo tempo).
Per il resto si assiste ad una Juve leziosa e poco pratica – l’esatto opposto di quello che vuole Conte, che infatti dalla panchina non si dà pace. Su corner nerazzurro arriva però il gol di Rolando al 26’ e gli ultimi minuti fanno registrare la pressione dell’Inter nella metà campo dei padroni di casa e il colpo di testa di Palacio che da buona posizione ancora una volta manda la palla oltre la traversa. Tra i bianconeri eccellono Asamoah e Lichtsteiner, mentre in casa nerazzurra se Palcio delude, così come Kuzmanovic e Kovacic (troppo acerbi), si fa notare il giovane acquisto Botta, entrato nel corso della ripresa.