Roma, martedì 15 aprile 2014 – La Juve vince a Udine nel posticipo serale e conserva il vantaggio di 8 punti sulla Roma. A cinque gare dal termine del Campionato e con un girone più favorevole rispetto a quello dei giallorossi, la Vecchia Signora può guardare con più tranquillità alle prossime partite in programma. Quella di ieri sera non è sembrata una Juventus stanca dalle fatiche di coppa. Contro l’Udinese si è rivista la squadra volitiva e pugnace della prima parte della stagione. Sempre all’attacco, in grado di gestire il doppio vantaggio ottenuto nella prima mezzora di gioco, con pochi rischi per la difesa e un centrocampo di grande qualità ma anche capace di esaltare il pubblico con giocate raffinate. Quelle che Conte, pratico per eccellenza, forse è poco incline a gradire, ma che fanno la gioia dei paganti e anche di qualche giocatore più ispirato. Il tecnico bianconero è costretto per gli acciacchi di alcuni dei suoi a fare un piccolo turnover. In attacco gioca Giovinco al posto di Tevez, fermo per un dolore all’adduttore della coscia destra. A centrocampo Vidal lascia il posto a Marchisio. In difesa Barzagli e Bonucci, due terzi della difesa titolare, sono fuori. Al loro posto Caceres, sempre più bravo nel ruolo di terzino destro, e Ogbonna, che gioca una buona partita, lasciando poco spazio alle punte avversarie.
L’Udinese è poca cosa. Certa ormai della salvezza, non ha giocato con la sufficiente cattiveria per impensierire gli ospiti. A centrocampo la solita gabbia a uomo per Pirlo era più blanda che mai. E lo stratagemma di Conte di invertire di tanto in tanto il fantasista bianconero con Marchisio ha funzionato, disorientando le marcature e offrendo qualche spunto di riflessione ai teorici del calcio. Fin dai primi minuti si è capito che la Vecchia Signora mirava alla vittoria, per chiudere subito i conti con l’avversario, e a distanza con la Roma, imponendo il proprio gioco senza eccessiva ansia da prestazione. La qualità degli elementi a centrocampo e in attacco, con Giovinco ispirato e sempre pronto a saltare l’uomo, ha messo alle strette la squadra di Guidolin che non è mai stata pericolosa nella prima frazione di gioco. Di Natale non è mai stato lanciato in contropiede, che anzi spesso era una prerogativa dei Campioni d’Italia, pronti a difendersi in undici e a ripartire veloci. Il gol di Giovinco, sinistro a giro sul palo più lontano difeso da Scuffet, è arrivato al 15’ del primo tempo, dopo alcuni minuti in cui la pressione della Juve iniziava a intensificarsi. Al 25’ da corner, scaturito su precedente azione della Formica Atomica, nasceva il gol numero 14 di Llorente in Campionato. Il doppio vantaggio ha spento subito qualsiasi velleità da parte dell’Udinese di contrastare gli ospiti.
Nella ripresa la pressione dei padroni di casa è stata più marcata, ma poco significativa per impensierire la retroguardia di Conte. La sua squadra non ha più cercato con convinzione il gol, ma ha fatto girare la palla per difendersi e tirare il fiato. Per questo i padroni di casa hanno provato a innescare il pressing sui difensori, ma in maniera poco coordinata, spesso lasciando troppo spazio alla linea mediana. Sono nate così alcune azioni in attacco che però per stanchezza non sono state finalizzate a dovere. Se nel primo tempo Buffon è stato praticamente inattivo, nella seconda frazione di gioco le parti si sono invertite. Mentre Scuffet, giovane promessa italiana, non ha toccato palla, l’estremo difensore juventino è stato impegnato in un paio di azioni nel finale di partita, e in una di queste Muriel ha centrato il palo, ma si era ormai all’epilogo della gara. I numeri della Juventus sono da capogiro in questo momento. A cinque dal termine la Vecchia Signora ha 87 punti (in pratica gli stessi dello scorso anno quando ha finito il Campionato). Le mancano ancora 7 punti per aggiudicarsi matematicamente il terzo scudetto. In casa le ha vinte tutte: 16. Fuori casa sulle 17 disputate ne ha vinte 12. Ha segnato 71 gol e ne ha subiti 22. E ci sono ancora 15 punti in palio. Questa terza Juventus di Conte è quella dei record. Fra sei giorni giocherà in casa con il Bologna e poi la prima semifinale contro il Benefica. I tifosi bianconeri si divertiranno ancora per un po’.