Milano, 26 maggio 2014 – “Il terreno su cui si sono incontrati Bob Wilson, Marina Abramović, Antony Hegarty e Willem Dafoe è un palcoscenico popolato dalla vita della Abramovic, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi. Ma anche dalle vite, dai personaggi e dai fantasmi di tutti coloro che vi hanno lavorato”. Così Giada Colagrande introduceva nel 2012 lo spettacolo teatrale sulla vita e la “finta morte” dell’eccentrica artista Serba Marina Abramović. Rappresentazione immortalata in “Bob Wilson’s life and death of Marina Abramovic”, uno straordinario documento spettacolo che, dopo quasi due anni dalla sua prima proiezione, torna da giovedì 12 giugno a sabato 21 giugno 2014 alle ore 20,30 al Teatro dell’arte di Milano. Il lavoro della regista italiana Giada Colagrande si pone come un perfetto esempio di comunicazione tra l’arte cinematografica e quella teatrale. L’una come forma essenziale all’altra. Dopo aver seguito e filmato le prove e la tournée la regista italiana realizza un lavoro cinematografico autoriale di uno spettacolo che non potrà mai più rivivere live.
Attraverso la ripresa delle prove e le interviste degli artisti al lavoro si esplora dall’interno una collaborazione del tutto unica nel suo genere. “Quando ho saputo che Robert Wilson avrebbe diretto un’opera sulla biografia di Marina Abramović, mi sono chiesta ‘dove s’incontreranno il maestro dell’artificio e la madrina del reale?’ Sposeranno il teatro con la performance art o sarà una lotta tra titani?’ Due anni dopo, mi rendo conto che ciò che è avvenuto è molto più misterioso e magico di qualsiasi risposta alle mie domande”. E non si può che non essere d’accordo con la Colagrande. Un giorno Marina Abramović chiese a Robert Wilson di filmare il proprio funerale. Una richiesta che l’artista americano coerente con il suo genere non poteva che elaborare con un’opera teatrale complessa e straordinaria. Oltre alla stessa Marina Abramovic hanno preso parte al progetto l’attore americano Willem Dafoe e il cantante Antony Hegarty, leader del gruppo Antony and the Johnsons. Un coro di artisti e musicisti straordinari che insieme hanno contribuito nei modi più diversi dal canto epico balcano alla musica elettronica, dalla danza al vaudeville, alla durational performance, a esplorare con “Bob Wilson’s life and death of Marina Abramovic”, un intimo ritratto che rivela dinamiche, entusiasmi e paure di ognuno di loro. Imperdibile occasione tra pochi giorni a Milano per interagire con la messa in scena di uno spettacolo poetico e visivamente unico nel suo genere.