Roma, mercoledì 27 agosto 2014 – Poche chances dal mercato per la Juventus. A pochi giorni dall’inizio del Campionato alla Vecchia Signora non tornano i conti. Mancherebbero all’appello un attaccante, meglio se esterno e di fantasia, e un difensore centrale. Il tempo stringe ma novità non ce ne sono. Anzi si naviga a vista, cercando di trovare qualche scontento dell’ultima ora. Il vero problema però è la mancanza di liquidità che non permette di effettuare operazioni, che per quanto possano essere, e si desiderino essere, a basso costo, non potranno risultare offensive o irriverenti per società e giocatore. Attaccanti come Podolsky o Shaqiri sono pur sempre validi giocatori, con meno appeal di James Rodriguez, Falcao, Bale e Mandzukic, ma nemmeno quello scarto di attaccanti che potrebbero sembrare se presi a costo zero. Se la Juventus non può spendere, è meglio che non si impegni in operazioni strampalate e che non alimenti false aspettative nei suoi tifosi. Questi ultimi poi è meglio che non si montino la testa e non sperino nell’impossibile (leggi Falcao). L’unico mercato che poteva essere messo in cantiere per rinforzare la squadra poteva venire solo dalla vendita di Vidal. Con i soldi del Manchester United, Marotta e Paratici avrebbero potuto allestire una sessione di acquisti conclusiva, andando a pescare quelle due o tre opportunità che si erano affacciate, togliendole tra l’altro dalle disponibilità dei diretti avversari. Manolas era uno di questi. Il giovane difensore centrale greco è andato a rinforzare il reparto arretrato romanista, rimpiazzando Benatia. Se la Juventus avesse avuto in mano i soldi della cessione di Vidal, il greco sarebbe stato accasato a Torino da giorni, costringendo la Roma a uno sforzo maggiore sul mercato. Resta comunque da capire quanto sia abile e bravo Manolas, prima di strapparsi i capelli per la sua perdita. Questo lo dirà solo il campo e i mesi a venire.
Il mercato però, come la storia, non si fa con i “ma” e con i “se”, piuttosto con i soldi. E questi non ci sono. A questo punto la Vecchia Signora dovrà fare di necessità virtù e virare sulla fascia il giovane Coman. Allegri si sa non è uno che punta i piedi, anzi tende ad accettare le decisioni delle società per cui lavora e a impiegare gli uomini che gli mettono a disposizione. Al di là dei possibili nuovi arrivi, la Vecchia Signora si ritrova comunque due top player in più in casa. Uno è Romulo, che potrebbe essere ottimo per saltare l’uomo e creare quella imprevedibilità che mancava finora alla squadra. Un altro è il recuperato Pepe, che se fatto giocare dove lui predilige, sulle fasce o come seconda punta, potrebbe essere determinante. Meglio lui che i vari Hernandez e Podolsky. La squadra c’è e con questa si dovrà affrontare Campionato e Champions. Colpi importanti sarà difficile che arrivino in queste ultime ore di mercato. E se dovessero arrivare saremo i primi a farne ammenda. Il problema non è tanto con quanti e quali uomini far partire la nuova stagione, ma come. Soprattutto con che modulo e con che preparazione. Ormai è chiaro che Allegri ha intenzione di smontare la difesa a tre di Conte. Non è chiaro però se vuole giocare con il 4-3-2-1 (con Tevez e Pereyra dietro Llorente), oppure con il 4-3-1-2 (con Pereyra o Pogba liberi di spaziare e di inventare per le due punte). Quando invece sarà inaugurato il 4-3-3 per affrontare la Champions è tutto da capire. La prima di Campionato fuori casa contro il Chievo si avvicina e quello sarà il banco di prova della nuova Juventus.