Roma, lunedì 16 novembre 2015 – Le polveri sottili soffocano Roma e il Prefetto Tronca, che è subentrato al sindaco Marino, ha deciso che oltre alle domeniche a piedi è il momento di tornare alle targhe alterne nei giorni feriali. Si inizia oggi con il blocco delle targhe dispari, mentre domani (martedì n.d.r.) ci sarà lo stop delle targhe pari. Si tratta di un provvedimento tampone che di fatto dimezza i veicoli in circolazione nella Capitale, sperando che questo possa ridurre la quantità di polveri sottili. Il provvedimento sarà ripetuto nelle prossime settimane. Un tampone però rimane sempre un tampone. Un rimedio estremo che non elimina il male alla radice. Per fare questo bisognerebbe investire pesantemente sui trasporti pubblici. La vera svolta può venire solo da un adeguamento alle grandi città europee con molteplici linee della metropolitana di superficie e “underground” che colleghino le diverse aree di una area urbana vasta come Roma e oggi servita in pratica da solo 68 km di metro. Una bazzecola rispetto ai km che coprono Londra, Berlino e Parigi.

Le responsabilità di tutto questo sono solo politiche: dei partiti e dei sindaci che in questi ultimi trenta anni hanno governato Roma. E ricadono sui cittadini. Una classe dirigente irresponsabile ha lasciato la Capitale nell’immobilismo più completo sul fronte della viabilità cittadina, accumulando ritardi su ritardi, rendendo sempre più caotico e difficile il traffico e appesantendo la viabilità delle maggiori strade consolari, così come di quelle provinciali o comunali, consentendo la creazione di nuovi quartieri senza prevedere piani di viabilità. In questo modo si costringe la gente a stare in macchina fino a due ore al giorno, per recarsi al lavoro. Una perdita di tempo, di forze e un sovraccarico nell’aria delle polveri sottili e dell’inquinamento, con un’ulteriore spesa pubblica da affrontare per i danni causati alla salute. A circa sei mesi dalle nuove elezioni amministrative, che dovranno eleggere il nuovo sindaco di Roma, si spera che le varie forze politiche mettano al primo punto del programma la viabilità pubblica romana. Anzi potrebbe essere l’unico punto del loro programma, perché risolvere il tale problema, attraverso una rete efficace di trasporti pubblici integrati fra loro, sarebbe risolvere in un colpo solo alcuni dei più atavici problemi cittadini.

Naturalmente i ritardi sono tanti e tali che ci vorranno anni per portare avanti un ambizioso piano, però intanto completare al più presto la Linea C della metropolitana, che i romani aspettano da vent’anni sarebbe importante. Completare vuol dire attivarla fino ai nodi di scambio e agli incroci con le altre due linee, altrimenti un percorso separato e non integrato può agevolare in parte i romani, ma non essere decisivo per la viabilità. In secondo luogo sarebbe importante avviare nuovi prolungamenti delle linee già esistenti. Nell’attesa di avviare un progetto ambizioso di tre o quattro nuove linee della Metro, si potrebbe benissimo procedere con alcuni prolungamenti delle linee già esistenti che vadano a coprire nuove aree. Si potrebbe anche prevedere una linea metropolitana di superficie, collegando tra loro le stazioni ferroviarie romane. In questo caso si dovrebbe immaginare una specie di “ring”, un anello metropolitano di superficie con treni ogni 7/8 minuti, che collegano non solo le stazioni romane, ma anche nuove aree con nuove fermate. Anche in questo caso, in superficie si potrebbero immaginare prolungamenti per raggiungere aree non servite e provare a far crescere così la copertura delle aree urbane con la metropolitana.

Inoltre si dovrebbe lavorare contemporaneamente sulla rete tranviaria. Si aumentino i percorsi e le corse dei pochissimi tram romani. Anche in questo caso si può alleggerire il traffico dei veicoli pensando a delle fermate in prossimità delle stazioni metro, in modo che possa essere più facile per i cittadini utilizzare il servizio integrato di trasporto pubblico per muoversi in città. Per finire sarebbe opportuno introdurre i bus pubblici a doppio livello, come quelli di Londra e adesso anche di Berlino, che possono trasportare più persone per corsa e meno accalcate tra di loro. Rendere più facile e confortevole il viaggio sul servizio pubblico deve essere un altro obiettivo da raggiungere per il benessere dei romani, dei cittadini e dei turisti. Un piano ambizioso come quello di facilitare gli spostamenti dei romani può anche puntare ad un aumento delle tariffe con adeguamenti in linea con gli standard europei. Il risparmio sarà assicurato ai cittadini dal fatto di non dover più prendere la macchina ogni giorno, di spendere migliaia di euro in benzina e in alcuni casi anche dal fatto di poter rinunciare del tutto alla macchina.

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