Roma, lunedì 17 ottobre 2016 – Continua la fuga della Juventus di Allegri che vince a fatica contro l’Udinese, disegnata da Del Neri, per 2-1 nell’anticipo serale di sabato e allunga sulla seconda in classifica. La Roma ferma il Napoli fuori casa e si propone come anti Juve. Anche il Milan però torna al vertice del Campionato con gli stessi punti dei giallorossi, battendo il Chievo Verona, e adesso a distanza di pochi giorni, con il calendario ingolfato anche dalle gare di Champions, i bianconeri dovranno affrontare due partite di vertice. Senza contare che il Milan di Montella, privo delle Coppe, potrebbe rivelarsi la vera outsider della stagione e andare a prendere il posto dell’Inter, in crisi di risultati, di gioco e contestata dalla curva. Allegri dovrà riuscire a tirare fuori il meglio dalla sua squadra in questa seconda tornata, che è determinante per quelli che potranno essere gli equilibri futuri, sia in campionato che in Champions. Quello che conta in questo momento è tenere un passo vincente nel torneo europeo, in modo da evitare quanto accaduto lo scorso anno, che arrivata seconda la Signora si è dovuta scontrare contro il Bayern Monaco e pur giocando benissimo nella doppia sfida ha perso il sogno di continuare il cammino. Quest’anno la storia dovrà essere diversa e i bianconeri dovranno per forza passare il girone in testa, sperando poi di evitare di incontrare il City di Guardiola o altre corazzate del torneo. Perdere dei punti adesso in Serie A non sarà un grande dramma. Le cinque lunghezza di distacco dalle seconde permettere anche di respirare in Campionato, specialmente in un momento in cui l’infermeria è pieno di elementi importanti che avrebbero potuto far tirare il fiato ai titolari in alcune gare. Pjaca, Asamoah, Rugani e un Chiellini non al cento per cento. Marchisio ancora lontano dal rientro ufficiale in Campionato. Khedira ogni tanto affaticato e perso. Sono tutti elementi che impongono di essere recuperati al più presto se si vuole arrivare fino in fondo alle due massime competizioni.
Per fortuna che c’è Dybala. Il fenomeno bianconero risolve una gara che avrebbe potuto essere una mezza beffa come lo scorso anno. Andata in vantaggio l’Udinese a Torino con un gol che è stato un mezzo regalo della difesa bianconera – tra Alex Sandro, Hernanes e Buffon che non trattiene un tiro centrale e sinceramente non così impossibile -, dopo che comunque i padroni di casa avevano messo in difficoltà gli ospiti, ma avevano realizzato poco, rimedia alla situazione la Joya con una punizione spettacolare dal limite. Il pareggio arriva allo scadere del primo tempo, mentre il vantaggio sempre per merito di Dybala arriva da un penalty che è stato bravo a procurarsi Alex Sandro. C’è anche da dire che la Signora ha sprecato molto, con Lichtsteiner, Alex Sandro e Mandzukic, capace nel primo tempo di gettare via un’occasione propizia. A sua discolpa però va detto che il croato non si è trovato una palla pulita e giocabile, ma scaturita da un rimbalzo poco chiaro che necessitava di una prontezza eccessiva di riflessi. Insomma era un pallone molto sporco quello sul quale l’attaccante bianconero si è gettato come un fulmine in precaria coordinazione. Il tocco purtroppo per lui è finito oltre la traversa. Se avesse segnato la partita, per lui e per la squadra, sarebbe stata diversa. Nel finale però la Juventus ha sofferto troppo. In più di un’occasione l’Udinese si è affacciata nell’aerea bianconera, creando apprensioni a Buffon, che tra la nazionale e ieri, sta tradendo una certa insicurezza. Per fortuna al fischio finale il punteggio è rimasto immutato e la Juventus con i tre punti in tasca potrà affrontare con meno incertezza la sfida di Champions contro il Lione e poi lo scontro di vertice con il Milan, che intanto si sarà riposato.