Roma, lunedì 16 gennaio 2017 – La Juventus perde contro la Fiorentina al Franchi per 2-1 e sciupa il margine di vantaggio che aveva acquistato sulle dirette inseguitrici. La squadra di Allegri gioca una gara brutta e poco dignitosa. Al netto del primo gol di Kalinic, nato da un gioco pericoloso su Alex Sandro di Bernardeschi. Al netto del raddoppio, nato da un cross a centro area che Chiesa ha provato a deviare e che ha tratto di inganno Buffon (non al meglio al rientro in Campionato). Al netto dell’arbitraggio di Banti, insufficiente e a senso unico, pronto a estrarre cartellini gialli per i bianconeri e pochi per i viola. Al netto dei rientranti Bonucci e Alex Sandro, quindi non in forma perfetta. Al netto di tutto questo la Signora ha giocato male, non ha prodotto azioni di rilievo e ha dimostrato uno scarso centrocampo. Meritata quindi la quarta sconfitta di Campionato e la cosa appare ridicola se si pensa che è arrivata contro una formazione di metà classifica, ben lontana dalla zona Uefa. Quando quindi la Juventus dovrà affrontare squadre diverse più attrezzate ci sarà da aver timore e questo appare non ammissibile per una società che ha speso milioni per acquistare uomini e giocatori per puntare alla Champions. Un Higuain così poco servito e sostenuto non serve a niente sono soldi buttati via. Un Dybala utilizzato così lontano dalla porta, non vicino al compagno di reparto, è un altro spreco in termini di qualità e di capacità offensiva. Un Cuadrado utilizzato solo per arginare le folate avversarie è un altro spreco di talento. Infatti negli ultimi venti minuti, quando la squadra bianconera doveva recuperare con affanno il doppio svantaggio e si è sistemata con la difesa a 4, liberando il colombiano da compiti difensivi, è diventato devastante sulla trequarti e anche incontenibile. Ci sono insomma troppi indizi che portano, al netto di quello che si diceva prima, a individuare il responsabile di questa disfatta in Allegri.
La gestione della squadra in questo Campionato non è mai stata esaltante. La Juventus che sulla carta doveva essere un tritasassi, per come la società è intervenuta sul mercato, non ha mai veramente convinto. Certo è passata da vincente e come prima della classe nel girone non difficile della Champions, mai veramente convincendo però. È in testa al Campionato fin dall’inizio, ad un solo punto dalla Roma con una partita in meno. Anche qui però convincendo poco. Bene in casa, meno bene fuori casa. Le due sfide con le milanesi a Milano, in difficoltà nel momento che le ha incontrate, le ha perse entrambe. Contro il Napoli ha vinto, ma i partenopei hanno giocato meglio a Torino. Contro la Roma la vittoria è venuta da un gran gol di Higuain, per il resto i giallorossi hanno sempre tenuto il pallino del gioco, producendo poco e nulla, ma insomma perché i padrini di casa hanno fatto un catenaccio perfetto. È questa la Juventus che dopo cinque anni di successi continui i tifosi e la società vogliono vedere e avere? Con una squadra di questa portata, forse la più forte degli ultimi venti anni, con grandi giocatori negli undici titolari e in panchina, con una monte ingaggi pauroso e con la capacità di scovare e prendere talenti giovani sia in Italia che all’estero, la Juventus vista ieri è poca cosa. Oggi quello che si aspettano i tifosi bianconeri è il bel gioco. La capacità di imporsi sugli altri, sia in casa che fuori. Di dare spettacolo e di segnare tanti gol. Higuain, Dybala, Cuadrado, Pjanic, Mandzukic. Con attaccanti così non si può assistere alla pochezza di ieri nella fase di attacco. Allegri non sta facendo un buon lavoro. Non ha mai trovato la quadra. Ha sempre cambiato schemi e giocatori. Non ha trovato una formazione base con la quale affrontare le gare.
Lo scorso anno lo ha fatto. Dopo la sconfitta con il Sassuolo ha chiuso gli esperimenti e ha dato una forma alla Juventus e con quella, grazie ai giocatori messi a disposizione della società si è imposto in Campionato. Quest’anno sinceramente la Juve anche quando vince non convince. È un limite inspiegabile e fuori casa non riesce quasi mai ad essere bella. Anzi spesso è brutta, quando decente potrebbe essere un’attenuante. Allora viene da pensare come potrebbe essere la Signora con un tecnico diverso? Con un Sarri o con uno Spalletti? I troppi mugugni nello spogliatoio, con Evra per niente contento, Dybala che si guarda in giro, Mandzukic che scalpita, non depongono in favore di Allegri, che il prossimo anno potrebbe essere sostituto dallo stesso Paulo Sosa, ieri uscito vincente nel preparare la gara contro la prima della classe. Il problema è che con il gioco visto ieri non si va lontani in Champions, ma nemmeno in Campionato, dove la Signora dovrà affrontare i più importanti scontri diretti in trasferta.