Roma, lunedì 20 marzo 2017 – I padroni del campionato vincono la partita numero 24 a Genova contro un’ottima Sampdoria. Va a segno al 7’ Cuadrado su splendido cross di Asamoah, in un’azione corale, punendo i padroni di casa per aver provato a schiacciare i bianconeri. Il primo tempo è stato giocato molto bene dalla Signora, messa in campo da Allegri con la ormai collaudata formazione del 4-2-3-1. Gli unici avvicendamenti sono stati in difesa con Dani Alves, Barzagli, Rugani e Asamoah. Per il resto gli uomini erano gli stessi: Pjanic e Khedira a centrocampo e in avanti tutte le stelle dentro: Mandzukic, Dybala, Cuadrado e Higuain. La prima frazione di gioco è stata perfetta. La Sampdoria ha attaccato gli ospiti con un pressing molto alto e aggressivo, cui la Juventus ha risposto con un giro palla attento e tanto movimento in mezzo al campo, con Khedira e Pjanic che si facevano trovare sempre liberi per dare sbocco alla manovra. Questa capacità di gestire il pressing avversario, per quanto aggressivo, e di uscirne indenni, ha portato la squadra di Allegri ad essere pericolosa in avanti, dove però ha anche sprecato molto con i suoi quattro uomini di attacco. Buoni interventi ha anche fatto il portiere Puggioni, ma a sprecare sono stati i terminali offensivi. Intorno al 27’ del primo tempo è uscito Dybala per un risentimento alla coscia. È entrato al suo posto Pjaca che inizialmente nel ruolo di Dybala non ha reso l’aiuto necessario alla squadra. Allegri nel secondo tempo lo ha dirottato sulla fascia sinistra, rimodulando la squadra su un più efficace e coperto 4-4-2. Per parte sua la Samp nel primo tempo non ha mai impensierito i bianconeri. L’unica spina nel fianco è stato Quagliarella, che in quanto ex voleva, se possibile, fare uno sgambetto alla Juventus. Buffon però è rimasto privo di emozioni.

Completamente diverso il secondo tempo, iniziato con una bella azione della Juve. Un’invenzione di Pjanic aveva infatti aperto la strada a Higuain, tutto solo davanti al portiere, il guardialinee però ha visto un fuorigioco inesistente e ha così fermato l’azione. Ad ogni modo ci aveva pensato lo stesso Pipita a sprecare tutto, sparando alto. Lo stesso Pipita aveva calciato nel primo tempo per ben due volte da buona posizione addosso al portiere, senza piazzare il tiro e restando ancora all’asciutto. Per il resto nel secondo tempo la Samp, che ha rallentato i ritmi del pressing e quindi avrebbe dovuto dare maggiore agio e abilità di manovra ai bianconeri, si è fatta più insistente e pericolosa. Mettendo in difficoltà la difesa ospite in più riprese, senza però diventare mai pericolosa per Buffon. In avanti la Juventus ha diradato sempre di più le occasioni da gol anche se si è affacciata con veloci contropiedi e con le ripartenze. È sembrato quasi che con l’uscita di Dybala le certezze della squadra si fossero in qualche modo frantumate. Sono entrati per contenere meglio gli assalti dei blucerchiati, Lichtsteiner e Lemina, per Cuadrado e Higuain. La Juventus ha sofferto più del dovuto ma ha portato via una vittoria preziosa, ricordandosi che qui a Marassi la Roma era stata sconfitta per 3-2, recuperata sul finale dalla squadra di Giampaolo. I tre punti tengono a distanza sia il Napoli che la Roma e avvicinano i bianconeri al 6° Scudetto di fila. Alla Signora restano in pratica 3 gare delicate, quelle contro Napoli, Atalanta e Roma. Tutte da giocare fuori casa e che potrebbero ridurre sensibilmente il vantaggio ottenuto finora.

Non è detto però che la Juventus si faccia trovare impreparata contro queste avversarie, perché gli uomini per giocarsela da padrona del Campionato, senza timori reverenziali e senza insicurezze, ce li ha. Ieri ad esempio è difficile dire chi è stato il migliore in campo. Dani Alves e Pjanic hanno fatto una gara superlativa. Il brasiliano forse è ancora un po’ troppo lezioso, però è grazie ai suoi dribbling, alla sua tenacia e alla sua capacità di giocare palla nello stretto che la Juventus nel primo tempo è sempre uscita dal pressing avversario senza troppi affanni. Stessa cosa dicasi di Pjanic che ha fatto una bella partita di impostazione e anche di contenimento. Rugani, insieme a Barzagli non ha sbagliato nulla. In avanti Cuadrado ha duettato con Dani Alves e con Dybala, ha fatto un gran gol arrampicandosi in cielo e anticipando il portiere avversario, ha sempre creato difficoltà sulla sua fascia. Khedira invece ha fatto un lavoro oscuro, ma utile, liberandosi anche lui bene dal pressing avversario. Gli unici un po’ in ombra sono apparsi Mandzukic e Higuain, che ha fallito due palle gol facili per lui. Per il resto la Juventus in questo momento della stagione può battere chiunque, compreso il Barcellona.

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