Roma, lunedì 17 marzo 2014 – Spesso incontriamo “personaggi” pubblici calati così in fondo nel loro ruolo che, durante le interviste, fanno dimenticare quasi la carne e il sangue che ci scorre davanti. Più raramente incontriamo persone che, seppur personaggi pubblici, ti fanno sentire, a pelle, la loro umanità. La loro umiltà. E’ quanto accaduto all’incontro con Alessandro Iovino, scrittore, saggista, storico, che ci ha dedicato un po’ del suo tempo, rallegrandoci della sua disponibilità in un’intervista-chiacchierata. Chi è Alessandro Iovino?
Scrittore. Storico. Saggista. Quale di queste tre sfumature sente più intensa?
Sicuramente la prima. Ho creduto sin dall’inizio che questa passione per la scrittura potesse diventare un lavoro. E così è stato, anche se pochi, all’inizio, ci credevano.
I suoi scritti oltre a biografie, riguardano molta politica. Oggi esiste ancora la politica?
La politica, intesa come vita sociale e aggregazione comunitaria, è sempre esistita e sempre esisterà. Oggi si parla di antipolitica, ma si sbagliano. E’ solo un’altra forma di politica. Questa parola è stata deturpata e svuotata del suo nobile significato. Ogni giorno, tutti noi, nel nostro campo di lavoro, ci relazioniamo, discutiamo, troviamo soluzioni, mediamo e così via. Questo significa fare politica, essere politici.
E Renzi? Chi è per Lei? Gli da la fiducia?
Renzi è un indiscutibile leader carismatico, che ha “rottamato” la classe dirigente del PD con giusta ragione ma anche con cinismo e ambizione, come avvenuto per la sfiducia a Letta. Lascerà il segno nella politica italiana, speriamo positivo.
Possiamo aspettarci un libro sui pentastellati? Come lo introdurrebbe?
Non saprei. Ma già che me lo dice, potrei pensarci…
Se Alessandro Iovino fosse un politico, quale sarebbe il suo primo passo?
Potrei essere retorico, quindi mi astengo. So quello che posso fare come giovane attivista e scrittore: “non arrendermi all’idea che tutto è perduto”.
In “Il ritratto di un principe” affronta un’attenta analisi sul “berlusconismo”. Ci può raccontare i il suo approccio al saggio? E, ancora, cosa è per lei il berlusconismo? Un concetto o un’era?
Berlusconi suscita in tutti gli Italiani sentimenti contrastanti: chi lo ama e chi lo odia. E pochi osservatori, davvero pochi, riescono ad essere obiettivi sul personaggio. Penso che quest’uomo abbia dominato la scena politica italiana per un ventennio, e come lei giustamente osserva, si può parlare di “era berlusconiana”. Cerco di fare una sintesi estrema: Berlusconi ha disatteso molte aspettative dei suoi elettori (nel campo delle riforme), ma oggettivamente ha ottenuto conquiste politiche di grande rilievo. Una su tutte la vittoria del 1994, che ha cambiato lo scenario politico italiano che perdurava da sessant’anni.
Alfonso Melluso. Il suo ultimo libro racconta quest’uomo e la sua grande anima. In tre parole, chi è stato per lei?
Un esempio, un nonno ed un pastore. Questo è stato per me Alfonso Melluso. Esempio per come ha condotto con grande coerenza la sua vita spirituale e imprenditoriale. Un “nonno” (essendo il nonno di mia moglie) che mi ha amato ed accolto con affetto, dimostrando più che a parole con i fatti, l’amore per la famiglia. Un pastore evangelico coerente e saggio. In ultima analisi, un uomo di Dio.
A tutti è nota la sua Fede. Cosa è “l’amore di Dio” oggi?
L’amore di Dio è un concetto che molti spiegano con parole difficili e talvolta incomprensibili. Per me si traduce nell’amore per Cristo, speranza e ristoro dell’anima mia, e per i miei affetti più cari: mia moglie e mia figlia. Loro oggi per me sono la palese dimostrazione dell’amore di Dio per la mia vita.
Un evangelico pentecostale come vede la comunità LGBT?
Su questa questione si fanno tante polemiche, a volte sterili. Facciamo così: rimando i lettori ad un video su Youtube, in cui è stato ripreso un dibattito che ho avuto sul tema con Alessandro Cecchi Paone e l’intellettuale cattolico Paolo Gambi. Nella diversità di opinione, ognuno ha espresso la sua tesi sull’argomento, con rispetto per le posizioni di tutti, ma anche ribadendo con fermezza da parte mia la posizione biblica e cristiana sull’argomento.
Papa Francesco. Il corvo divora la colomba. Chi è Papa Francesco?
Papa Francesco è un abile comunicatore, che ha rivoluzionato la chiesa cattolica. E’ un uomo per certi versi coraggioso. Ha dato una svolta “politica” alla chiesa, ora mi aspetterei una rivoluzione “spirituale”. Iniziando proprio nel mettere in discussione il “vicariato di Cristo”. Ecco, su questo tema, forse penso di scrivere prossimante un libro…