Roma, lunedì 23 maggio 2016 – La Juventus di Allegri chiude la stagione soffrendo, ma vincendo la seconda Coppa Italia consecutiva vincendo, per 1-0 nella finale di Roma. In gol va Morata nei tempi supplementari, dopo che i minuti regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Merito di un grande Milan che, dato per sconfitto in partenza da tutti gli osservatori, compresi i bookmakers, ha invece messo alle corde per tutto il primo tempo la Signora. I rossoneri hanno creato molte azioni da gioco pericolose, hanno tirato in porta e hanno costretto in difesa i bianconeri, giocando come forse mai avevano fatto in stagione e dimostrando che in fondo la squadra e gli uomini c’erano. Mancavano le idee oppure la relativa tranquillità per metterle in mostra. Brocchi che nelle ultime sei gare della stagione non aveva brillato come allenatore, ha invece dimostrato di saper preparare la squadra per una sfida che in fondo era l’ultima chance per rivalutare una stagione da incubo. Vincere la Coppa Italia avrebbe permesso al Milan di accedere in Europa League, facendo scivolare fuori dalle coppe il Sassuolo, che però si è meritato l’accesso dalla porta di servizio, nel senso che dovrà giocare i preliminari. Invece non è andata bene a Brocchi, che in fondo è ancora un allenatore acerbo. Forse per mancanza di uomini in panchina, forse perché non ha saputo rimediare al cambio tattico di Allegri, che all’inizio del secondo tempo supplementare ha fatto entrare Morata al posto di Hernanes, disegnando di fatto un 4-3-3 e portando l’attaccante spagnolo al gol. La mossa dell’allenatore bianconero è stata sorprendente e devastante, perché ha fatto saltare le marcature. Infatti al momento del gol Morata era da solo al centro area, senza che nessuno lo marcasse e ha così potuto battere al volo di contro balzo a rete. Un gol comunque non facile, prezioso e liberatorio, forse l’ultimo in bianconero dello spagnolo, che sembrerebbe destinato a tornare alla casa madre per poi essere girato all’Arsenal, al Chelsea o al Psg.
Meno efficaci sono apparsi Hernanes, Lemina e Pogba, tallonato da Kukca per tutto il tempo. Bene come sempre Mandzukic e anche Dybala che fino al 120’ si è dannato, rincorrendo e raccogliendo palloni anche nella propria area di rigore. La difesa comunque ha retto e Neto ha raccolto giusti applausi, perché anche con lui la porta è protetta bene. Adesso tutti coloro che non andranno a giocare gli Europei o la Coppa America (non sono molti per la verità) si potranno riposare per ricaricare le pile per la stagione che verrà. Milan e Juventus si ritroveranno di fronte in occasione della Supercoppa Italiana, che secondo i bene informati dovrebbe svolgersi a dicembre. Quindi ci sarà un mese di “riposo” e di gare prima che ricominci il caos del calciomercato, anche se alcune indiscrezioni già stanno tenendo banco. In casa Juve per esempio l’idea è di arrivare a André Gomes, centrocampista da 50 milioni del Valencia. Se poi andrà via Morata si cercherà di prendere Cavani, seguito da tempo dalla dirigenza e comunque si dovrà sostituire degnamente Cuadrado, che tornerà al Chelsea per la gioia di Antonio Conte. Notizia dell’ultima ora è la possibile riconferma anche per il prossimo anno di Evra, mentre già hanno rinnovato Barzagli, Buffon e Allegri. Per tutti loro il termine previsto è il 2018. Per il resto sono tanti i nomi che vengono associati al mercato della Juventus, ma per fortuna il nome di Pogba non è più dato in partenza, così come avvenne l’anno scorso. La società ha dichiarato che l’obiettivo della prossima stagione sarà quello di vincere la Champions League. Per fare questo bisogna allestire una squadra forte, essere capaci di tenere i propri campioni e semmai di aggiungerne di altri. La fine del nuovo mercato ci saprà dire se la Signora sarà stata in grado di fare questo.