Roma, giovedì 11 luglio 2013 – Si aprirà oggi per continuare fino al 14, la 27esima edizione dell’Arezzo Wave Love Festival. Ospiti delle quattro giornate musicali saranno cantanti della scena indipendente italiana e internazionale. L’occhio sarà puntato anche sulla situazione economica del Paese con la partecipazione di esponenti politici e industriali per dibattere sulla condizione attuale dell’Italia e offrire nuovi spunti di discussione. Il motore del Wave Love Festival è proprio quello di “offrire ai giovani un’occasione di comunicazione ed è per questo che la regione Toscana anche quest’anno è felice di sostenerlo”, ha dichiarato Cristina Scaletti, assessore alla cultura della Regione Toscana.
Durante la prima giornata il Parco del Pionta di Arezzo ospiterà i primi concerti (a ingresso gratuito fino alle 20.30) e lo spettacolo “30 anni di Ortodossia”, dal nome del primo ep del gruppo punk emiliano CCCP, nato negli anni ’80 a Berlino dall’incontro casuale tra Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. I due insieme agli altri componenti del gruppo, Fatur, Canali e Baraldi, riproporranno alcuni pezzi contenuti nel loro album d’esordio. Presenti anche i Granturismo, band calypso-punk come amano definirsi loro, nata nel 2007 e usciti ad aprile con il loro ultimo ep intitolato Caulonya Limbo Ya Ya. Non mancano nomi più in vista nella discografia italiana come il rapper Fedez che animerà la serata di giovedì con il dj set nella discoteca Officina 7. Venerdì, insieme ai vincitori del contest Arezzo Wave Band, i danesi Rangleklods e il live dei Ministri, ci saranno anche l’ex calciatore e giornalista Eraldo Pecci che presenterà il suo nuovo libro “Il Toro non deve morire” e “Italia 2020: nuovi diritti per una nuova comunicazione”, conferenza su tv, web e mobile per la salvaguardia dei diritti d’autore.
Parteciperanno Manlio Mallia (Vicedirettore Siae) e Mark De Simone (presidente Confindustria Terziario Avanzato di Arezzo). Il week end si arricchirà di band regionali emergenti tra cui I Matti delle Giuncale con Erriquez della Bandabardò, Grimus, Nobraino e i Marta sui tubi. Fil rouge del festival saranno gli anni ’50, anni della rinascita economica, come auspicio per ricominciare dopo la crisi che ci attanaglia tutt’ora. Quindi spazio al dj set electroswing di dj Pony che ricreerà l’ atmosfera dell’epoca. Ancora attualità, sabato 13 con l’intervento di Fabrizio Barca, ministro per la coesione territoriale del governo Monti, che tratterà le modalità e le prospettive di crescita per far ripartire l’Italia. Il Festival si chiude domenica 14 con la performance dell’innovativo flautista Roberto Fabbriciani e il concerto di Max Gazzè.
Clara Pellegrino