Ariccia (Roma), sabato 1 giugno 2019 – Si è concluso, con il tutto esaurito di venerdì 24 maggio, con dieci minuti di applausi al termine del concerto e ripetute “chiamate” dell’ensemble di musicisti guidato da Claudio Brizi da parte del pubblico entusiasta, lo straordinario progetto intitolato “La tastiera infinita” che per una settimana ha trasformato il magnifico Palazzo Chigi di Ariccia in un museo da ascoltare.
Dal 18 al 24 maggio si sono alternati concerti e visite guidate agli storici e rarissimi strumenti a tastiera polimorfi esposti nelle sale e, soprattutto, nella Sala Maestra dell’antica dimora nobiliare aricina. Una mostra interattiva intervallata da concerti in cui protagoniste sono state le sonorità veramente inusuali degli strumenti d’epoca collezionati con passione e grande competenza dal maestro Claudio Brizi, musicista a tutto tondo e politastierista di caratura ed esperienza internazionale.
La formula delle visite guidate incorniciate da tre concerti con programmi, formazioni strumentali e musicisti diversi ha funzionato con successo facendo conoscere al pubblico tredici strumenti a tastiera più unici che rari.
Accanto a Brizi – ideatore del progetto che è stato fatto proprio con convinzione e grande determinazione dai direttori artistici de “I concerti dell’Accademia degli Sfaccendati”, Giovanna Manci e Giacomo Fasola, col lungimirante sostegno del sindaco di Ariccia Roberto Di Felice – hanno dato vita agli incontri concertistici altri otto musicisti: da due grandi interpreti affermati sulla scena internazionale quali il pianista Costantino Catena e il flautista Mario Ancillotti al sestetto di bravissimi giovani che ha affiancato Brizi nel concerto di chiusura.
Incontriamo il maestro Brizi a fine concerto : «Non sono la persona più adatta per tracciare un bilancio però è stato evidente che si è manifestato un interesse sempre crescente attorno a questa esposizione. Possiamo dire che dopo un inizio in sordina per il primo concerto, complici le pessime condizioni meteorologiche, è scoppiata la curiosità ed è stato messo a frutto il gran lavoro di comunicazione fatto dagli organizzatori. C’è stata una felice sinergia fra le singole parti attive del progetto che raramente si verifica: ognuno ha dato il suo contributo e l’affluenza l’entusiastica del pubblico ha ricompensato il grande lavoro svolto».
Molto soddisfatta è la direttrice artistica dei Concerti, Giovanna Manci: «È stata una sfida la realizzazione di questo progetto assolutamente innovativo legato a strumenti antichi funzionanti che richiedono cura nel trasporto, nella collocazione, nell’accordatura, nella scelta dei brani da eseguire, nell’approccio col pubblico».
«Si sono riascoltate sonorità di cui avevamo perso la conoscenza – ha aggiunto Giovanna Manci –, in grado di riportarci ad una dimensione più intensa e coinvolgente dell’ascolto che oggi spesso manca. Grandi e piccini sono rimasti assolutamente affascinati dalla meraviglia sonora e visiva della tastiera infinita. Un bambino di una scuola elementare prima di lasciare la mostra mi ha abbracciato alle spalle e mi ha detto “è la cosa più emozionante che abbia mai visto”. Questo ti ripaga di tutte le fatiche».
Un altro aspetto è stato rimarcato dal maestro Brizi: «Ci sono luoghi che ti colpiscono, ma ai quali poi ti abitui. Poi ci sono posti a cui non ti abitui mai: ecco il Palazzo Chigi di Ariccia è uno di questi, ha qualcosa che rimane dentro alle persone e a noi musicisti in particolare non solo per l’acustica della Sala Maestra ma per la magia di una profondità storica che ti avvolge con familiarità senza peso».
Chiudono questa chiacchierata a fine concerto gli organizzatori della “Tastiera infinita”, Giacomo Fasola e Giovanna Manci: «Siamo veramente soddisfatti dei risultati raggiunti in questi sette giorni in cui abbiamo visto il Palazzo animarsi di suoni, di un via vai di persone interessate, di giovani che non dimenticheranno un’esperienza così rara, di ascoltatori entusiasti e di musicisti straordinari. È stata una grande fatica ma ne valeva la pena. Il nostro grazie più sincero e sentito va al sindaco di Ariccia, Roberto Di Felice, che non solo ci ha sostenuti nella realizzazione di un progetto così complesso ma che ci ha anche lasciato la bellissima sensazione di essere capiti e incoraggiati nella nostra progettazione culturale. Non possiamo non rilevare come, in questi anni, l’azione del Sindaco abbia dato nuovo slancio e nuova vita alle attività e alla gestione di Palazzo Chigi. Per il loro contributo, oltre al Comune di Ariccia, vogliamo ringraziare il Ministero per i Beni e le attività culturali che ha assegnato alla Coop Art il sostegno triennale Fus e la società Elnag Expert di Genzano di Roma».