Roma, lunedì 7 gennaio 2013 – A Roma i pendolari colpiscono ancora con disagi e difficoltà, in particolare nella tratta Flaminio-Montebello e viceversa. La causa, come afferma il comunicato Atac, è stata“la mancanza di personale di condotta e scorta treni dovuta a concomitanti assenze per malattia e malattia bambino. I rallentamenti sono stati individuati – prosegue la nota – sulla ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo, dove fra le 5,30 e le 10 di stamattina si sono verificati perturbazioni, ritardi e soppressioni di corse, in particolare nella tratta Flaminio-Montebello e viceversa. L’azienda ha concluso il comunicato stampa con un monito verso gli impiegati, che sembra non credere a queste spiacevoli coincidenze: “In ogni caso, Atac si riserva di effettuare una approfondita indagine al fine di verificare se vi siano, oltre a quelle effettivamente addotte per la giustificazione, altre cause che hanno dato origine alle assenze”. Atac ha affermato che sono state ventidue le corse soppresse alla Stazione di Montebello e venti quelle da Piazzale Flaminio: “I ritardi, secondo Atac, hanno raggiunto i ventidue minuti, stando invece alle dichiarazioni degli utenti si parla anche di un’ora. Ma cosa è successo questa mattina sulla tratta ferroviaria Roma-Civitacastellana-Viterbo? Un picco inaspettato di assenze per malattia ha messo in crisi la rete”. A commentare la vicenda Lucia Guida, una cittadina indignata che riporta su Facebook anche commenti di altri ragazzi che, come lei, hanno vissuto i disagi in prima persona: “Il disagio è voluto: hanno attuato uno ‘sciopero selvaggio’; Tre conducenti malati e le corse sono saltate: stamattina il delirio sulla tratta Viterbo-Roma. E, mentre – in un vagone di gente stipata all’inverosimile, che inveiva per il ritardo e le condizioni di viaggio – un ragazzo straniero commentava ‘è peggio che in Romania”, io ripensavo alla chiacchierata di venerdì con un giovane macchinista di Atac in servizio sulla linea, al quale l’azienda non consente le ferie – che intanto si accumulano – perché manca personale. Gli avevo obiettato: ‘Ma come?? Con tutte le assunzioni di Parentopoli, Atac è sotto organico?’ E lui: ‘Tutta quella gente l’hanno assunta con qualifiche dirigenziali e i sindacati stanno bene attenti a ricordare loro che non possono essere adibiti a mansioni inferiori. E così, mentre gente senza arte né parte prende stipendi d’oro, si arriva alla ‘guerra tra poveri’, con pendolari esasperati che se la prendono con chi lavora davvero ed è allo stremo. Così non può durare.”
Marco Ruggeri