Roma, lunedì 7 marzo 2016 – Una Juve brutta e vincente supera fuori casa, a Bergamo, l’Atalanta per 0-2 con i gol di Barzagli e Lemina e rimane in testa a +3 dal Napoli. Questa è la notizia dell’ultima giornata di Campionato. La Juventus di Allegri sembra essere stanca e imballata, poco propensa alla brillantezza che l’aveva caratterizzata dalla 12à giornata in avanti, quando aveva innestato il turbo e aveva raccolto 45 punti in 15 partite. Il ruolino di marcia è comunque importante, perché i bianconeri hanno vinto 17 gare in 18 partite. Sono arrivati in finale di Coppa Italia e hanno fatto una grande gara contro il Bayern Monaco, pareggiando per 2-2. Questo non toglie che la macchina perfetta si sia un po’ inceppata. Forse è colpa della stanchezza. Forse dei nuovi carichi di lavoro cui durante la settimana Allegri ha sottoposto i giocatori, per essere pronti al finale di stagione. Forse è colpa della testa che sta un po’ annebbiando la concentrazione dei giocatori. Un dato è certo: sia in Coppa Italia contro l’Inter, sia ieri contro l’Atalanta (porteranno male i colori nerazzurri?), la Signora è stata brutta a vedersi. In questo momento i Campioni d’Italia non esprimono il miglior calcio della Serie A. Roma, Fiorentina e Napoli fanno divertire molto di più i loro tifosi. La stessa Inter in Coppa ha espresso un grande calcio. Il Sassuolo e il Bologna giocano bene. Anche Empoli e Chievo Verona si presentano toniche e aggressive. La Juventus invece no. Deve aspettare che si accendano i singoli. Pogba, Dybala, Pereyra (poco ultimamente, ma rientra da un lungo infortunio) e Alex Sandro (quando gioca) offrono giocate di pregio, dove la classe consente di superare gli avversari e di creare scompiglio. Per gli altri in genere la gara è molto più fisica e il gioco essenziale (vedi Khedira, Barzagli, Mandzukic, lo stesso Evra). Insomma, c’è da dire che è proprio il gioco corale che in questo momento della stagione stenta a vedersi, e non si capisce se manca quando non ci sono le motivazioni (quindi è solo questione di testa), o perché sono scarichi i ragazzi di Allegri.

Le note positive comunque sono che Buffon da 9 gare è imbattuto. La marcia di avvicinamento al 5° scudetto continua. La squadra è in gara su tutti i fronti. Un risultato in qualche modo sorprendente se si pensa all’inizio di stagione della Juventus. Per parlare della gara di ieri, i bianconeri hanno iniziato subito a pressare e a spingere per trovare il gol. L’Atalanta non ha potuto far altro che contenere gli assalti bianconeri, sperando che prima o poi la squadra ospite tirasse un po’ il fiato per lasciar giocare anche loro. Nonostante il forcing però la Juventus non è riuscita a impensierire più di tanto gli avversari, che si sono rinchiusi molto bene, ordinati e concentrati nell’anticipare e impedire che il gioco avvolgente, voluto da Allegri, potesse diventare efficace (anche per via della lentezza con cui si disegnava sul campo). E infatti il gol è arrivato su calcio d’angolo e per una svista del difensore atalantino, che non è salito con la linea difensiva e ha lasciato che Barzagli, tutto solo davanti al portiere, potesse battere indisturbato a rete; e segnare la sua prima rete in Campionato. Con il gol la Juventus ha tirato il fiato e nel secondo tempo ha provato a imbastire la manovra, ma senza essere cattiva. Pogba nel corso della gara si è innervosito sempre di più fino a cogliere un’ammonizione inutile e sciocca per gioco spigoloso e proteste a seguito. Uno dei cambi di Allegri però si è rivelato azzeccato. Lemina per Khedira ha dato più sostanza al centrocampo bianconero. Evidentemente il tedesco deve essere un po’ a corto di fiato e gamba, o comunque (si spera) imballato per il lavoro fatto in settimana. Il francese ex Marsiglia, che in stagione ha giocato poco per un lungo infortunio, ma che all’inizio aveva dimostrato di essere un bel peperino e anche un tipo da non sottovalutare, con una bella incursione ha trovato anche lui il suo primo gol in serie A.

Altro da dire sulla gara non ci sarebbe. L’Atalanta non se la passa molto bene in classifica e deve fare attenzione alle squadre dietro. Per la Juventus invece prosegue il suo cammino verso un possibile 5° scudetto consecutivo. Un’impresa eroica e se arrivasse strameritata per la capacità dei giocatori di stare ad alti livelli per tanto tempo senza logorarsi più di tanto. Con i tre punti conquistati fuori casa continua a tenere dietro di sé Napoli e Roma. E si prepara adesso ad una settimana difficile con tre gare importanti: Sassuolo, Bayern Monaco e Torino. Tre gare che possono significare una svolta della stagione.

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