Roma, sabato 20 febbraio 2016 – Il Bologna tiene testa alla Juventus, che si ferma a 15 vittorie consecutive e adesso aspetta che il Napoli giochi in casa con il Milan, per capire se sarà ancora avanti al termine della 26ma di Campionato. Allegri ha messo in campo una squadra un po’ rimaneggiata, facendo tirare il fiato ad alcuni giocatori e con le scelte contate per altri a causa dei troppi infortuni che affliggono la squadra dall’inizio della stagione. Il pareggio a reti bianche per 0-0 in casa, contro la squadra di Donadoni, non è un risultato da buttare via. Da quando il nuovo tecnico ha preso in mano i felsinei, i rossoblu viaggiano ad una media Champions e sono al momento in mezzo alla classifica, molto prossimi alla quota salvezza. L’anno scorso Donadoni con il Parma ultimo in classifica vinse contro la squadra di Allegri. Infine c’è da dire che il Bologna si è trincerato nella propria metà campo, pensando a non prendere gol, piuttosto che a fare un gioco propositivo. Con 10-11 giocatori dietro la linea della palla, pronti a dare tutto pur di non cadere sotto i colpi degli avversari non è mai facile giocare. Bisogna dire che le chiusure preventive pensate da Donadoni sono state ben disposte e la sua strategia alla fine ha pagato. Nessuna delle due squadre ha avuto palle gol clamorose, se si esclude un gran tiro di Destro dalla lunga distanza che ha impegnato Buffon e sulla respinta Donsah da buona posizione ha calciato fuori.
Allegri nel primo tempo è tornato al 4-3-1-2 con Pereyra dietro le punte, Morata-Zaza, e a centrocampo Pogba-Marchisio-Sturaro. La difesa in parte dettata dalle contingenze era formata da Lichtsteiner-Bonucci-Barzagli-Evra. Nel secondo tempo invece ha fatto uscire Pereyra, ancora lontano dalla condizione migliore e inserito Cuadrado, cambiando il modulo in un più interessante 4-4-2. Insomma il tecnico, un po’ per colpa della carenza di uomini, un po’ per ragioni di turnover e un po’ per esigenze di trovare nuovi schemi, sta tornando a sperimentare per sorprendere con alternative di gioco gli avversarti, che si mettono coperti e cercano di strappare un pareggio a tutti i costi o di colpire in ripartenza. La gara con il Bologna è apparsa la fotocopia della gara con il Napoli e in parte di quella con la Roma. Spazi intasati dalle linee degli avversari, che hanno fatto molta densità e impedito che la circolazione della palla potesse essere veloce. In più va detto che sicuramente la gara di Champions con il Bayern Monaco aleggiava nella testa di allenatore e giocatori. Appuntamento troppo importante da sottovalutare e anche da poter accantonare, per concentrarsi sulla gara. Tanto più che se anche il Napoli dovesse vincere con il Milan e scavalcare di nuovo la Signora, la distanza sarebbe minima. Per il tecnico bianconero il Campionato quest’anno si gioca tutto sul filo di lana e saranno decisive le ultime cinque sei giornate. Quindi un punto in più o uno in meno al momento non è così dirimente.