Veduta del lago Albano di Castel Gandolfo (foto Massimo Marciano)

Domenica 4 febbraio alle 10, oltre trenta associazioni e comitati dei Castelli Romani si incontreranno al vecchio porticciolo del lago Albano di Castel Gandolfo per una passeggiata di protesta contro l’immobilità delle istituzioni nei confronti della crisi idrica che, da più di 40 anni, è diventata un increscioso problema per le popolazioni della zona. È stato addirittura prima dell’istituzione del Parco dei Castelli Romani, avvenuta esattamente 40 anni fa, che il Comitato promotore del Parco lanciò l’allarme per i laghi di Castel Gandolfo e di Nemi, inquinati dagli scarichi urbani e da una agricoltura non biologica.

Nel 1988 i volontari del Wwf Castelli Romani denunciarono per primi l’abbassamento del livello dei laghi e da quel momento hanno misurato ogni mese il loro livello testimoniando quanto, purtroppo, stava accadendo. Si riuscì così a smuovere, solo nel 1996, le istituzioni provinciali e regionali, che commissionarono studi scientifici per analizzare il fenomeno  dell’abbassamento del livello delle acque lacustri.

Il risultato fu incontrovertibile e dava ragione alle associazioni ambientaliste, visto che gli specchi lacustri si stavano abbassando a causa dell’eccessivo consumo di suolo dovuto allo sviluppo urbanistico e al consumo delle falde idriche, superiore alle ricariche della pioggia. Dopo tali studi, aggiornati e pubblicati nel 2005, e la ratifica di misure di salvaguardia relative al sistema idrogeologico del complesso vulcanico dei Colli Albani, non sono però seguite azioni specifiche risolutive.

Da allora, nonostante le varie prove, i Comuni e le istituzioni locali non sono intervenute, tanto che vengono ventilate nuove previsioni per la cementificazione dell’area del Vulcano laziale. Ora la battaglia per la difesa dei laghi si è accentuata anche perché, finalmente, la popolazione e gli operatori economici si stanno rendendo conto di quello che sta succedendo, visto che l’abbassamento del livello di entrambi i laghi ha superato i 6 metri ed è visibile a tutti.

Il Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani sta cercando, anche con numerose iniziative di formazione e sensibilizzazione, di smuovere l’opinione pubblica. Non a caso è stato creato un coordinamento per i laghi che il 4 febbraio alle 10 si incontrerà con la cittadinanza di fronte a quello che era il porticciolo del Lago Albano, oggi completamente interrato, di cui rimangono solo le immagini storiche, come quella riportata sulla locandina che annuncia l’iniziativa. L’incontro servirà per illustrare, attraverso una passeggiata guidata da esperti, quello che sta succedendo ai laghi e come porvi rimedio.

Di Sileno Candelaresi

Impegnato nell'associazionismo imprenditoriale, mi interesso professionalmente del settore Horeca (hotellerie, restaurant, catering).

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