Roma, venerdì 1 giugno 2018 – Si potrebbe chiamare un cocktail formato famiglia! Oppure un cocktail per una seratina in casa tra amici, magari con i figli piccoli che giocano tra loro, tante risate e meno stress. Non stiamo parlando di uno di quei preparati che l’industria dei vermouth e degli aperitivi ha lanciato di recente sul mercato, come il Negroni o l’Aperol Spritz già miscelati e pronti da versare, che per quanto siano comodi e in fondo prossimi per sapore agli originali non sono preparati sul momento. Stiamo parlando invece di Glass&Cheers, il nuovo progetto di cocktail delivery avviato dall’agenzia di comunicazione Wannabe Agency e da Spirit’s Family, un gruppo di bartender e mixologist, in collaborazione con Movenda, che permette di ordinare un cocktail, che sarà consegnato a casa come fosse una pizza in tempi ragionevoli. Ma con la certezza che il miscelato sarà fresco e fatto espresso pochi minuti prima. La consegna, assicurano gli ideatori, non supererà i 20 minuti e per il momento il servizio, unico in Italia, è solo a Roma, anzi all’interno del Grande Raccordo Anulare.
Avviato da febbraio, consente oggi di ordinare solo 3 diversi tipi cocktail, ma entro giugno la lista arriverà a 10, consentendo una buona diversificazione dei prodotti. Le ordinazioni avvengono tutte su piattaforma online. È quindi possibile ordinare, o meglio prenotare, in qualsiasi momento della giornata il proprio cocktail, ma questo sarà consegnato solo dalle 18 alla mezzanotte. Inoltre sul portale di Movenda, dove in effetti si viene indirizzati al momento dell’ordinazione, ci sono una serie di passaggi che dovrebbero garantire che le ordinazioni non vengano effettuate da ragazzi al di sotto dei 18 anni.
È possibile acquistare e farsi portare a casa ad un prezzo che si aggira tra le 15 e le 20 euro un cocktail espresso, con materie prime appena miscelate, alla giusta temperatura di servizio, per tre persone. Infatti, i prodotti arrivano in bottiglie di vetro dalla forma originale in quantità tali da soddisfare due o tre bevitori contemporaneamente. L’azienda inoltre ha scelto di non produrre miscelati di tendenza per non fare concorrenza ai cocktail bar della Capitale. Quindi la lista che come si è detto presto arriverà a 10 diversi prodotti, presenta delle variazioni sul tema oppure delle vere e proprie invenzioni e specialità della casa, che in gergo si chiamano “signature”.
Sulla scia della crescente attenzione ai preparati e ai cocktail, che anche in Italia si sta affermando, si tratta di un apprezzabile servizio che consente di diversificare le soluzioni casalinghe quando si preferisce stare a casa la sera. Avviato nel mese di febbraio, è ancora troppo giovane per fornire una serie di dati e tracciamenti che consentano valutazioni precise sulle abitudini dei romani. Il fatto che l’azienda abbia deciso di incrementare la cocktail list può valere come un duplice segnale. Se da una parte può voler dire che i romani sono interessati e chiedono maggiori possibilità di scelta. Dall’altra potrebbe anche significare che per far decollare il servizio c’è bisogno di una spinta in più e che tre sole scelte sulla carta non bastano. Anche se lo stimolo decisivo – per chi scrive – può arrivare solo presentando i grandi classici della mixology e non le rivisitazioni o, come si dice in gergo, i twist.