Roma, mercoledì 31 ottobre 2018 – «Una immediata verifica delle condizioni dei luoghi di lavoro ed una verifica strutturale dello stabile e delle pareti». È la richiesta che avanza il sindacato dei lavoratori della polizia di Stato Libertà e sicurezza (Les), che fa riferimento alla Ugl, all’indomani del crollo di una parete di un ufficio della Direzione centrale dell’immigrazione a Roma, in un momento in cui fortunatamente i poliziotti in servizio nelle scrivanie sottostanti erano fuori stanza.

Il cedimento è avvenuto nella mattinata di lunedì nell’ufficio servizi dell’Ufficio affari generali e giuridici. La parete crollata è andata ad adagiarsi sulla paratia divisoria di alcune scrivanie, casualmente in quel momento vuote. «Altrimenti – lamenta Luca Andrieri, segretario generale provinciale di Les – qualcuno si sarebbe potuto far male sul serio. Sembrerebbe sia in atto un tentativo di derubricare il fatto come conseguenza del forte vento». Lunedì, infatti, è stata una giornata nera per Roma e per molte altre zone d’Italia a causa di nubifragi e violente raffiche di vento.

«Non sappiamo – afferma Andrieri – se la causa sia questa: il vento cosa c’entra con una parete interna? Comunque, per fortuna non abbiamo registrato vittime o feriti ma di certo non è bello che accada una cosa del genere in un ufficio come quello della Direzione centrale, dove ognuno deve poter svolgere la propria attività con la consapevolezza che sia un luogo sicuro e protetto».

Nel suo appello, il sindacato di polizia ricorda le varie leggi che si sono succedute nel tempo per la sicurezza sui luoghi di lavoro. «Crediamo – continua il segretario provinciale di Les – che qualcosa alla Direzione centrale immigrazione non abbia funzionato». Per questo il sindacato chiede immediate verifiche strutturali dello stabile e delle pareti.

«E soprattutto – aggiunge Andrieri -, cosa assolutamente importante, chiediamo di capire perché sia caduta una parte di parete dell’ufficio e le conseguenze che questo poteva determinare qualora fosse caduta addosso al poliziotto mentre stava regolarmente lavorando. Sono tutte verifiche dalle quali, visto quanto accaduto, non ci si può esimere, nel preminente interesse di tutti. Siamo altrettanto convinti, viste le condizioni in cui versano gli uffici di polizia d’Italia, che la Direzione centrale sia un luogo piuttosto discreto ma ciò non deve essere motivo, come magari è capitato, di abbassare la guardia e lasciar correre anche sul più piccolo degli interventi strutturali che andava fatto e non è stato fatto».

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

error: Content is protected !!