Roma, mercoledì 24 luglio 2013 – Dall’11 luglio un nuovo dipinto della metà del Cinquecento arricchisce la collezione del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, grazie al primo caso di comodato d’uso concesso da un collezionista privato all’istituto per otto anni. L’opera prestata è un dipinto a olio su tavola raffigurante una Sacra Famiglia con San Giovannino (98×72 cm), attribuito alla bottega del Vasari. Restaurato negli anni Settanta dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, la tavola è in ottimo stato di conservazione. La composizione è dominata al centro dalla figura della Vergine che indossa una veste rosa cangiante e un manto azzurro intorno alla spalla destra. Con la mano sinistra ella sostiene la testa del Bambino dormiente e con la destra, poggiata sul dorso di san Giovannino, compie un gesto di protezione e inclusione nell’abbraccio. La scena è chiusa a sinistra dalla figura di san Giuseppe, avvolto in un manto ocra, con lo sguardo intenso rivolto verso la Vergine.
“La tecnica con cui è stata eseguita la Vergine può far pensare alla mano del Vasari” ha dichiarato la direttrice del museo Andreina Draghi al quotidiano “La Repubblica”, precisando che “suscita dubbi quella di san Giuseppe. Ulteriori indagini diagnostiche riveleranno se si nascondono altre figure”. E’ probabile che il modello originario da cui fu tratto il dipinto sia un’opera realizzata da Giorgio Vasari nel 1544 per Francesco Niccolò Vespucci. Questo genere di composizione ebbe un tale successo nel XVI secolo da essere replicato in numerose versioni. Le sue misure contenute lo rendevano perfetto per la devozione privata e incontravano il gusto del collezionismo fiorentino dell’epoca. Tra le diverse versioni giunte fino a noi che presentano più assonanze con l’opera del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia si ricordano gli esemplari del Musée des Beaux-Arts a Bordeaux, del Museum of Wellesley College a Wellesley (Massachusetts) e dell’Hermitage di San Pietroburgo. Esistono anche altre repliche, meno simili al quadro in esame, come il dipinto conservato al County Museum a Los Angeles. L’opera è stata collocata nella Sala Altoviti del Museo del Palazzo di Venezia, dove nel 1929 furono ricomposti gli stupendi affreschi di Giorgio Vasari, staccati da palazzo Altoviti nel 1887, un anno prima che la residenza venisse abbattuta per i lavori di costruzione degli argini del Tevere.
Stefania Spirito