Frascati, venerdì 16 novembre 2012 – Continua la rassegna jazz più famosa e interessante dei Castelli Romani con un nuovo appuntamento musicale, che abbina talento giovanile e volontà di riscatto. Domenica 18 novembre 2012 alle ore 18 nelle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati si terrà il concerto con il Complesso jazz del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila, i cui giovani allievi dimostrano tutta la loro voglia di tornare ad essere protagonisti e di far tornare a risplendere una città e una comunità che, a due anni dal terribile terremoto, deve ancora fare in conti con una difficile ricostruzione. Il Complesso jazz del conservatorio è diretto dai professori Massimiliano Coclite, Paolo Di Sabatino e Cinzia Gizzi, altra interessante jazz woman e “sophisticated lady”, che negli anni passati si è più volte esibita nelle Scuderie Aldobrandini sempre nell’ambito della rassegna “Donne in jazz”.
Il concerto è un ideale passaggio di testimone tra generazioni diverse di musicisti. Tra chi ha già individuato un suo preciso stile nel mondo della musica italiana e chi invece, dopo gli studi, deve trovare il percorso da intraprendere. L’unica certezza è che «tutti i giovani protagonisti della serata hanno dentro di loro il cosiddetto, e oggi tanto di moda, “X Factor”, quel misto di passione e ferrea volontà che li divora e li spinge a fare sempre meglio», dichiara Cinzia Gizzi, madrina della serata. La formazione è composta da Pierpaolo Candeloro, Marco Collazzoni, Nicolino Rosati, Fabiana Simonetti (sassofoni). Valeria Tiganik, Inga Taranu, Alessandra Stornelli, Francesca Bontempi, Miriam Foresti, Marco Rotilio (voci). Emanuele Pellegrini, (pianoforte). Martin Diaz (chitarra). Giuliano Graziani (contrabbasso). Enrico Cianciusi (batteria).
La “Fondazione Adkins Chiti: Donne in musica” – membro del Consiglio Internazionale per la Musica dell’Unesco e del Consiglio Europeo per la Musica – è nata nel 1978 per rendere visibile e palese il ruolo delle donne come creatrici e compositrici di musica. Oggi la Fondazione coordina una rete mondiale di oltre 27mila compositrici, musicologhe e musiciste in 108 paesi. Fino al 2014 la Fondazione sarà impegnata nel progetto triennale WIMUST (Women in Music Uniting Strategies for Talent) per ottenere l’assunzione, in ogni Paese comunitario, della “Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 marzo 2009”, che auspica la piena parità di trattamento ed accesso tra uomini e donne nel mondo dello spettacolo e della cultura.