Roma, 29 dicembre 2014 – Fino al 18 gennaio del 2015 la danza torna protagonista alla Casa dei Teatri di Villa Pamphili a Roma con una mostra dedicata a Ekaterina Maximova ballerina e leggenda russa del XX° secolo. Un’esposizione nata in occasione del settantacinquesimo anniversario dalla sua nascita (1939-2009), per celebrare la danzatrice che nell’ambiente era conosciuta con il nome di Madame Niet e che ancora oggi riesce ad emozionare, coinvolgere ed appassionare tutti gli amanti e i cultori del balletto.
Tra manifesti, documenti provenienti dal Museo Statale Bakrushin di Mosca (il più importante al mondo sulla storia del Teatro russo con una collezione di ben 1,5 milioni di pezzi), fotografie, costumi di scena e diverse testimonianze il pubblico entra in contatto con i momenti salienti della vita e della carriera della Maximova. Ekaterina è stata una grande interprete della danza classica, una passione nata da bambina che la porta all’età di dieci anni ad iscriversi al Teatro Bolshoi di Mosca. Il successo vero e proprio arriva nel 1951 quando per la prima volta prende parte al balletto Lo Schiaccianoci, di lì a poco la svolta è breve. Sei anni dopo, grazie al ruolo della principessa Masha, vince la medaglia d’oro al Festival della Gioventù dell’Unione Sovietica oltre all’attenzione dei più importanti coreografi tra cui: Elizabeth Pavlovna (la celebre prima ballerina del Teatro Imperiale), Gerdt Lydia Iosifovna Rafailova e la strepitosa Galina Ulanova.
Il matrimonio con il ballerino Vladimir Vasilyev firma una collaborazione che inseguito diventa il simbolo del Teatro Bolshoi degli anni ’60 e ’70. Insieme racchiudono la gioia della danza libera e della bellezza dei corpi umani in movimento. La semplicità, l’umiltà, il dovere civico nel portare l’arte del balletto a più persone possibile sono rimaste sempre le caratteristiche principali che hanno guidato la coppia e, soprattutto, la Maximova durante tutta la loro carriera. Non era importante stare su un palco prestigioso ma piuttosto poter danzare davanti a quante più persone possibili. Questo suo rifiutare ruoli importanti e autorevoli le hanno fatto guadagnare il soprannome di Madame Niet (Madama No).
Curata da Nadezhda Savcenko e Liudmila Shemrakova, la mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ed è organizzata dalla Fondazione Internazionale Accademia Arco in collaborazione col Museo Teatrale Statale Bakrushin di Mosca, con il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana.