Roma, giovedì 2 giugno 2011 – Oltre trecento contaminati al giorno ed un ultimo bollettino di diciassette morti in Germania. La città tedesca di Amburgo è stata dichiarata epicentro dell’epidemia, mentre sorgono nuovi casi di contagio in America ed in altri Paesi del Nord Europa (Inghilterra, Olanda, Svizzera, Danimarca, Austria, Svezia). I cetrioli spagnoli, additati in prima istanza quale causa dell’epidemia, non rappresentano il vero veicolo d’infezione. L’Escherichia coli è un batterio di norma innocuo che vive nell’intestino umano. La contaminazione con tale batterio può avvenire a contatto con cibo, acqua od animali. A detta di un team di esperti biologi dell’Istituto di Genetica di Pechino si tratta di un nuovo ceppo fortemente tossico, resistente persino ad alcune tipologie di antibiotico. Grande apprensione mentre si tenta di scoprire l’origine dell’epidemia per poterla debellare.

Il capo del governo spagnolo, Luis Zapatero ha dichiarato che il suo Paese chiederà un risarcimento all’Unione Europea per il danno economico subìto dall’agricoltura spagnola, in seguito all’erronea messa sotto accusa dei cetrioli dell’Andalusia da parte delle autorità tedesche, così come farà il governo portoghese per il danno da fobia da batterio assassino. Il ministro dell’agricoltura, la spagnola Rosa Aguilar ha dichiarato: “Di fronte ad un problema europeo la risposta dev’essere europea”. In seguito al crollo nei consumi di frutta e verdura in tutta Europa, la Russia, allarmata dall’epidemia, a partire dal 2 di giugno ha vietato l’importazione di verdure ed ortaggi dai paesi dell’Unione Europea.

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