Roma, venerdì 15 Marzo 2013 – Torna nella Capitale per il quarto anno consecutivo il Festival del cinema francofono. Dal 15 fino al 22 marzo organizzato e promosso dall’Institut Français, al Centre Saint-Louis, in largo Toniolo 22, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, si terranno le proiezioni e gli incontri della nuova edizione, presentando il meglio della recente e attuale cinematografia, proveniente dai Paesi membri e osservatori dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, quali Belgio, Bulgaria, Canada Québec, Croazia, Grecia, Haiti, Libano, Lussemburgo, Marocco, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Tunisia, Ungheria e Uruguay.
In concorso ci saranno 18 lungometraggi tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano, la maggior parte dei quali sono stati premiati nei paesi di origine e inediti in Italia. Film indipendenti e di grandi case di produzione, che spaziano dal genere drammatico al thriller, passando per l’assurdo. L’inaugurazione dell’edizione 2013 è per venerdì 15 alle ore 19 con il concerto di Karimouche. Talento emergente della musicale francese, la giovane artista mescola i generi musicali, tra hip-hop, canzone francese, funk e musiche berbere e canta con la sua voce da “monello parigino” con allegria irriverente. È accompagnata da Kosh, beatbox umano, e da Jean-Pierre Caporossi alla tastiera. Per l’apertura del Festival sarà proiettato alle ore 22 il pluripremiato Monsieur Lazhar, una produzione Canada-Québec.
Nell’ambito della manifestazione sono programmati anche alcuni incontri con i giovani registi in concorso. Si parte sabato 16 marzo alle ore 13 con Jonas d’Adesky (Haiti – Belgio), autore di Twa Timoun (tre bambini), quale avvenire per i ragazzi di Haiti? Primo lungometraggio del giovane regista classe 1977, che presenta, tra documentario e fiction, un ritratto avvincente, realizzato con dolcezza, di un’isola dove si vive tuttora in mezzo alle macerie. Si prosegue domenica 17 marzo alle ore 17 con Christophe Wagner (Lussemburgo), autore di Doudege Wénkel (Angelo della morte). Primo lungometraggio di fiction per il regista nato nel 1974, conosciuto e apprezzato per i suoi documentari. Il film è anche il primo lungometraggio di genere thriller realizzato in lussemburghese. L’ultimo incontro è con il polacco Rafael Lewandowski, autore di Kret (il dubbio), film su quanto rimane ancora di inconcluso, non detto e irrisolto nel passaggio dalla dittatura alla libertà in Polonia, previsto per lunedì 18 marzo alle 19.
La manifestazione si conclude il 22 marzo con la consegna dei premi alle opere vincitrici. Tre le sezioni in concorso: il Premio del Pubblico, il Premio della Giuria e una Menzione Speciale della Giuria. Francofilm è organizzato con il sostegno di Air France, i media partner TV5, Radio Città Futura, Uninettuno e Ownair, e Bongrain, Casale del Giglio e Italia di gusto, e il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico. Il programma completo è sul sito dell’Institut Français.