Martedì 19 luglio 2016 – Tutto e il contrario di tutto. Questo è il mercato estivo, fatto di grandi titoli sui giornali. Di grandi promesse per i tifosi. E spesso di smentite il giorno dopo. È un grande circo rutilante e immaginifico, dove i sogni fanno molta fatica a incontrarsi con la realtà delle cose. Prendiamo il caso Higuain. 24 ore prima, ossia ieri, l’operazione era data per fatta. La Juventus era pronta a mettere sul piatto, per raggiungere i 94 milioni della clausola di rescissione del contratto, soldi e uomini. Gli argomenti al riguardo non mancano alla Signora. Se il Napoli vuole avere per esempio Pereyra e Rugani, ma anche Sturaro, ecco lì che poteva attingere a piene mani dal forziere bianconero. Più ovviamente un abbondante cash che forse nemmeno sarebbe arrivato nelle tasche del Presidente De Laurentis, ma sarebbe stato riconvertito subito in sangue, muscoli, grinta e cuore, ossia in un nuovo asso per l’attacco di Sarri. Tutto fatto! Anche se poniamo il Presidentissimo partenopeo avesse deciso di non accettare trattative con la dirigenza torinese e avesse preteso la clausola rescissoria per intero, che vorrebbe dire 47 milioni in due tranche annuali. Tutto era Fattibile per la stampa di mezza Italia e per le tante radio che affollano l’etere della Penisola con discorsi intorno al calcio. Appena 24 ore dopo però si scopre che invece no! La Juventus, per bocca di Marotta, ha detto chiaramente che non vuole pagare la clausola rescissoria. 94 milioni per un campione di 29 anni sono troppi. Il Pipita rimane dove sta e buona notte. Si vira su un altro obiettivo. Quanto ci sarà di vero non è dato saperlo. Quanta voglia c’era di comprare il bomber napoletano da una parte e quanta voglia di vendere dall’altra non si sa. Qual è il gioco delle parti?
Però, a occhio e croce la voglia c’è sia da una parte che dall’altra. Il Napoli perché non sta facendo un grande mercato. Perché ha bisogno di soldi da investire. Perché ha bisogno di uomini freschi, di qualità, che possano seguire il progetto di Sarri. Uomini tra l’altro che abbiano anche un’esperienza in Champions. In questo i tre juventini messi sul piatto sarebbero ideali. Due dei quali anche nel giro della Nazionale. Uno dei quali molto richiesto da Sarri nello scorso campionato. Dall’altra la voglia di comprare Higuain e di fare se possibile anche una piccola pazzia c’è. La Juventus ha bisogno di un centravanti vero, di un top player come lo è stato Tevez, che apra in due le difese di tutte le squadre. Siano esse italiane, molto malleabili ed espugnabili. Siano esse delle squadre di Champions, meno penetrabili da questo punto di vista. Insomma domanda e offerta ci sono. Le finte rabbie di De Laurentis sono appunto tali. Finzioni per far vedere che il Napoli non cederà mai ad una rivale storica. La necessità però di fare cassa c’è. E la voglia di impostare un grande mercato anche. Così com’è il Napoli non ha fatto grandi acquisti. È più o meno la stessa squadra dello scorso anno. Ha acquistato Tonelli in difesa. Non certo un fuori classe. Se vuole puntare al Campionato – lasciamo infatti stare la Champions – deve rinforzarsi e per farlo deve spendere. I soldi non ci sono. Ecco che viene in soccorso, o almeno potrebbe, la Juventus. Bisogna adesso vedere se a freddo, nelle valutazioni che faranno entrambe le società sulle proposte e le controproposte pervenute, entrambe potranno o vorranno fare un passo avanti. Ma il calcio mercato è bello per questo ed è forse più bello del calcio giocato. Non c’è nulla di scientifico. È colorato. È emotivo. Irrazionale. Romantico e cinico allo stesso tempo.