Roma, venerdì 18 marzo 2011 – Singolare è il gioco di parole che si cela dietro al celebre quadro “Girasoli” di Van Gogh. Il giallo, ovvero il mistero, del giallo, il colore protagonista del quadro del pittore olandese. Colore che sembra essere a rischio di “estinzione”. Secondo una ricerca condotta dal CNR ISTM – l’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari del Consiglio Nazionale delle Ricerche – questo tipo di giallo sarebbe soggetto a scurirsi nel corso degli anni, fino a spegnersi. Costanza Milliani, ricercatrice del Cnr-Istm e collaboratrice nello studio del fenomeno, sostiene che questo sia dovuto a una particolare debolezza chimica della tonalità in questione: ”I gialli a base di cromato di piombo, spiega la Milliani, a dispetto della bellezza e dell’intensità delle tinte, sono caratterizzati da una scarsa stabilità chimica e fotochimica che si manifesta nel tempo con un marcato imbrunimento”.
Non si tratta di un danno di poco conto, specialmente se si considera che per Van Gogh il colore fu più di un semplice strumento, quanto un vero e proprio soggetto artistico. Ma il giallo è soprattutto il colore della follia. La malattia che lo colse, di rimbalzo da quella del mondo e che lo portò all’autodistruzione. Così Van Gogh in un suo scritto ( «[…] E’ pur vero che per raggiungere l’alta nota gialla che ho raggiunto quest’estate, è stata pur necessaria un po’ di esaltazione »). La perdita della densità visiva e tattile della pennellata di Van Gogh costituirebbe, oltre che un danno artistico notevole, uno stravolgimento totale della sua autenticità espressiva. E’ per questo che gruppi di ricerca dei dipartimenti di chimica delle università europee si sono messi all’ opera per compiere indagini spettroscopiche sui campioni originali di pittura. Intanto, per un confronto del colore e un’analisi concreta del danno, sono stati prelevati dei micro campioni da altri due dipinti dell’artista, Banks of the Seine e View of Arles with Irises. Il punto è cercare di capire quali siano le cause concrete del processo di imbrunimento del giallo, perché si possa intervenire e preservare la natura originale del colore. Strano ma vero: il danno non è lo stesso per tutti i dipinti. La serie di Girasoli presente nella National Gallery di Londra, per esempio, non ha subito alterazioni, mentre il quadro conservato nel Van Gogh Museum di Amsterdam è soggetto a un mutamento molto forte. Per il momento, l’esito delle ricerche suggerisce di proteggere i quadri dai raggi ultravioletti. E’ incredibile. “Van Gogh. Buio nella luce” è il titolo di un documentario cortometraggio del 1956 sulla vita del pittore. Dopo più di cinquant’anni l’ossimoro in questione -buio e luce-, già sottotitolo della difficile esistenza di Van Gogh, si materializza sulle tele dei suoi dipinti. Tutto questo ha il sapore graffiante della tragicommedia.