Donald Trump, appena insediatosi come presidente degli Stati Uniti, ha firmato una serie di ordini esecutivi che rappresentano un radicale cambio di direzione rispetto all’amministrazione precedente. Le sue decisioni, molte delle quali anticipate in campagna elettorale, hanno toccato temi cruciali come l’immigrazione, il cambiamento climatico, la politica estera e i diritti civili. Ecco i punti più rilevanti.
Immigrazione e confini
In una mossa che segna un ritorno alle politiche del suo primo mandato, Trump ha dichiarato lo stato di emergenza al confine col Messico, autorizzando l’utilizzo delle forze armate per supportare le operazioni di controllo e respingimento. Ha inoltre reintrodotto il programma “Remain in Mexico”, obbligando i richiedenti asilo ad attendere l’esame delle loro domande oltre il confine, e ha emanato un ordine per ridimensionare la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati senza permesso di soggiorno. Sebbene questa misura sia già oggetto di sfida legale, segnala l’intenzione di Trump di rendere più rigida la gestione dell’immigrazione.
Clima ed energia
Trump ha dichiarato un’emergenza energetica nazionale per accelerare lo sviluppo di combustibili fossili e ha eliminato numerosi incentivi alle energie rinnovabili, inclusi quelli per i veicoli elettrici. Ha ripristinato l’autorizzazione alle trivellazioni nell’Arctic National Wildlife Refuge e reso inaccessibile l’Outer Continental Shelf per progetti di energia eolica, sottolineando il suo impegno nel privilegiare il petrolio e il gas.
Politiche sui diritti civili
Uno degli ordini esecutivi più controversi riguarda l’eliminazione dei programmi federali di diversità, equità e inclusione (Dei). Trump ha anche annullato direttive che proteggevano i diritti delle persone transgender, stabilendo che solo due generi – maschile e femminile – saranno riconosciuti a livello federale. Ha inoltre vietato l’uso di fondi pubblici per promuovere programmi di “ideologia gender” o politiche di inclusione.
Grazie presidenziali e giustizia
Trump ha concesso la grazia a oltre 1.500 persone coinvolte nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, comprese figure di spicco dei gruppi estremisti Oath Keepers e Proud Boys. Questa decisione ha suscitato aspre critiche, in quanto viene interpretata come un tentativo di legittimare l’assalto alla democrazia americana.
Riorganizzazione della macchina federale
L’amministrazione Trump ha istituito un nuovo dipartimento, il “Department of Government Efficiency” (Doge), guidato dal miliardario Elon Musk, con il compito di identificare sprechi e tagliare le spese federali. Ha inoltre congelato le assunzioni pubbliche e reso più facile il licenziamento dei dipendenti federali, promuovendo una gestione più centralizzata e controllata dal presidente.
Politica estera e “America first”
In linea con la sua filosofia isolazionista, Trump ha sospeso l’invio di aiuti umanitari a paesi stranieri, annunciando una revisione completa dei programmi di cooperazione internazionale. Ha anche rimosso le sanzioni imposte da Biden a gruppi israeliani accusati di violenze contro i palestinesi, riaffermando il suo sostegno incondizionato a Israele. Al contempo, ha minacciato tariffe del 25% su beni provenienti da Canada e Messico, avviando una revisione dell’Usmca (ex Nafta).
Ritiro dagli accordi internazionali
Trump ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Who), interrompendo così i finanziamenti all’organizzazione. Questa decisione, che aveva già minacciato nel 2020, riflette la volontà di rafforzare l’indipendenza americana dalle istituzioni internazionali. Parallelamente, ha ritirato il paese dagli Accordi di Parigi sul clima, bloccando i fondi per l’International climate finance plan e annullando le politiche ambientali dell’amministrazione Biden.
Un futuro incerto Le azioni di Trump hanno generato entusiasmo tra i suoi sostenitori ma anche preoccupazioni diffuse, sia negli Stati Uniti sia a livello internazionale. Con decisioni che toccano temi sensibili come il cambiamento climatico, i diritti civili e la politica estera, il nuovo corso della presidenza Trump segna un cambio di rotta deciso rispetto all’amministrazione Biden, aprendo di fatto un nuovo capitolo della storia americana.