Nel posticipo serale l’Inter supera la Lazio e torna prima in classifica. Clima surreale sugli spalti con i tifosi laziali che tifano Inter e esultano ai gol. Scarso l’agonismo dei giocatori in campo, complice anche il pareggio dell’Atalanta nel pomeriggio. Solo l’Inter fa la sua partita

di Massimiliano Bianconcini
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Roma, lunedì 3 maggio 2010 – Prosegue il testa a testa tra le due prime del Campionato. Dopo l’occasione sprecata in casa con la Sampdoria, la Roma di Ranieri sabato a Parma si impone per 2-1 e torna prima in classifica per poche ore. Nel posticipo serale di domenica l’Inter vince a Roma contro la Lazio, tra i cori di apprezzamento dei tifosi biancazzurri. Di Samuel e Thiago Motta le reti di testa su calci piazzati. Una partita a senso unico che ha visto la Lazio giocare solo di rimessa, senza grinta in un clima imbarazzante con i tifosi laziali felici di fare lo sgambetto alla Roma. Diversa invece la gara di Parma. Determinante è stato Totti, che ha segnato la rete dell’1-0 con un morbido pallonetto e nella ripresa ha pennellato un cross perfetto per la testa di Taddei. L’ingresso in campo di Toni, sempre nel 2° T, ha consentito ai giallorossi di tenere alta la squadra. A 20’ dal termine Lanzafame riapre la partita, ma è la Roma ad essere pericolosa sul finale con Batista che su invito di Toni rischia di segnare la terza rete. Il Parma di Guidolin, ormai salvo, non ha nulla da chiedere al Campionato, mentre per la Roma continua la rincorsa per lo Scudetto, specie adesso che l’Inter si è galvanizzata. La squadra di Mourinho può tentare l’affondo e vincere Champions, Campionato e Coppa Italia. Un “grande Slam”mai riuscito finora ad un’italiana. Ma potrebbe anche essere più stanca in questo rush finale, per il dispendio di energie fisiche e mentali.

Nell’altro anticipo di Sabato il Milan batte 1-0 su rigore la Fiorentina, che non sembra uscire dalla spirale negativa che da alcuni mesi l’avvolge. Leonardo, dopo le dichiarazioni sull’incompatibilità con il Presidente Barlusconi, ha allontanato qualsiasi ipotesi sul suo futuro prossimo e vince una partita brutta e con pochi stimoli per entrambe. Il prossimo anno al suo posto arriverà Filippo Galli, assistito in panchina dal solito Mauro Tassotti. Il brasiliano non ha sfigurato nel suo primo anno da allenatore. Il Milan non è stato costruito per competere con l’Inter e come organico forse avrebbe potuto essere all’altezza della Roma, senza però il vero propulsore dei giallorossi, che è Claudio Ranieri, il miglior allenatore oggi in Italia, compreso Mourinho. Con i giocatori che si ritrova il Milan, perso Kakà, non poteva sperare di fare di più. Anzi ad inizio anno non erano molti quelli che avrebbero scommesso sul terzo posto, compresi i tifosi che fecero un plateale sciopero degli abbonamenti. Il Milan l’anno prossimo giocherà la Champions League, ha la possibilità di rinforzarsi e con un allenatore più malleabile del brasiliano la formazione la potrà fare il Presidente.

Il crollo della Juventus, che pareggia con il Catania e dice addio alla Champions League l’anno prossimo, scavalcata anche dal Napoli, conferma quanto si diceva prima del tecnico giallorosso. Con Ranieri la Vecchia Signora ha ottenuto un 3° e un 2° posto. Eppure è stato silurato da Blanc. Per incompatibilità forse con la Presidenza. Oggi, che il romano rischia di vincere il quarto scudetto della storia romanista, si capisce quanto fosse determinante la sua guida. Ferrara e Zaccheroni non sono riusciti a dare un’anima alla squadra. Il primo per palese incapacità. Il secondo per mancanza di tempo e anche perché, da troppo tempo lontano dai campi, aveva bisogno di togliersi un po’ di ruggine di dosso. Quindi, si è ritrovato in una situazione poco ideale per riuscire nel compito che si voleva da lui: dare fin da subito una sterzata alla stagione e inseguire il quarto posto. Un errore nell’errore da parte della dirigenza, ossia di Blanc. Adesso la Juventus rischia di dover giocare i preliminari di Europa League. Un disastro per una squadra che vedrà circa sette-otto giocatori impegnati nei Mondiali sudafricani. Sembra imminente l’arrivo di Benitez. Ma sarà all’altezza del compito che gli si richiede?

Tornando a Mourinho, il tecnico portoghese da due anni ha in mano la squadra più forte del Campionato e, da quest’anno, anche d’Europa. È probabile che quest’anno faccia en plein. Come l’anno scorso Guardiola. Ma questo non fa di lui il miglior allenatore oggi in Italia. Per giudicarlo bisognerebbe averlo visto sulla panchina bianconera di 2 anni fa o su quella romanista di inizio anno, con la contestazione in casa e i petardi negli spogliatoi. Ranieri invece, da parma in poi, ha fatto solo bene. In campo come nella vita però bisogna avere fortuna. E il portoghese sembra avere dalla sua la dea bendata. In Europa in più di un’occasione è stato salvato da decisioni arbitrali favorevoli, sia con il Barcellona di Guardiola che con il Chelsea di Ancellotti. Poco importa: è in finale contro il Bayer Monaco, una squadra tosta, che ha eliminato la Juve con merito e la Fiorentina con demerito. La terza italiana potrebbe fargli un brutto scherzo.

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