Roma, lunedì 14 dicembre – La Juventus di Allegri continua la sua scalata alla vetta dopo un inizio di Campionato piuttosto incerto. Con la vittoria di ieri sera allo Stadium per 3-1 sulla Fiorentina, i bianconeri si avvicinano pericolosamente ai viola e al Napoli e scavalcano la Roma. È ormai chiaro che la Signora è tornata e per lo Scudetto bisognerà fare i conti soprattutto con lei. La vittoria è stata la giusta conclusione di una gara impostata in modo perfetto sul fronte tattico, impedendo alla Fiorentina di fare il solito gioco, anzi costringendo gli uomini di Paulo Sousa, ex grande centrocampista bianconero negli anni 90, a forzare sempre la conclusione e in pratica a non fare mai un tiro in porta. Eppure la gara si era messa subito in discesa per i Viola, che nei minuti iniziali, con Bernardeschi avevano ottenuto un rigore, trasformato da Ilicic. Dopo appena 2’ minuti insomma la Juventus era in svantaggio, contro la seconda della classe e costretta a recuperare in casa. Una posizione non proprio delle migliori per continuare la corsa verso la vetta. Eppure i bianconeri, con calma serafica, senza scomporsi più di tanto, senza entrare in affanno, hanno in pratica ripetuto il calcio di inizio e si sono messi a macinare gioco. E dopo appena 3 minuti hanno trovato il pareggio con Cuadrado, che voleva appoggiare di testa al centro area per uno smarcatissimo Sami Khedira (al rientro dopo quasi un mese), ma che invece ha inventato, non volendo, un lob beffardo e vincente. 1-1 palla al centro e gioco ancora e sempre in mano alla Juventus, che ha incominciato a mettere in pratica la tattica di accogliere e far giocare i palleggiatori Viola, ma senza farli avanzare più di tanto e senza farli arrivare in zona tiro. Anzi a volte, improvvisamente, la squadra di Allegri innestava un pressing feroce, andando ad aggredire i Viola fin davanti all’area, costringendo gli ospiti a buttare via il pallone. Nel primo tempo con Dybala ci sono state almeno due palle gol importanti, in parte un po’ sprecate dagli attaccanti bianconeri.
Nella ripresa la partita non è cambiata. I Viola hanno macinato gioco a centrocampo, ma non sono mai andati al tiro, mentre la Juventus ha creato e portato i suoi uomini in area con più costanza e pericolosità. La rete del vantaggio è arrivata al 34’ grazie a Mandzukic, il più contestato degli uomini di Allegri, che ha difeso bene un pallone a centrocampo, l’ha dispensato a Pogba che in corsa ha piazzato un passaggio filtrante per Dybala. L’argentino si è allungato un po’ il pallone nel controllo, ma ha saputo anticipare il portiere in uscita. Nel rimpallo il croato, che ha avuto il merito di seguire l’azione, ha scaraventato la sfera nella rete per il vantaggio bianconero, che era nell’aria. La Fiorentina stanca non ha saputo organizzare una reazione degna del secondo posto che occupa e i padroni di casa hanno provato a chiudere il conto con Sturaro, entrato al posto di Khedira. Hanno però trovato il terzo gol con il fenomeno Dybala, abile a raccogliere una carambola, e superare tre giocatori con una finta (compreso il portiere) e a gonfiare la rete. Grande vittoria per la Juventus e soprattutto per il suo tecnico Allegri, che inanella la sesta di fila e adesso è a soli due punti dalla zona Champions, superando tra l’altro anche la Roma, a cui ha preso 12 punti in poche giornate. Adesso si spiana davanti ai bianconeri una serie di quattro gare abbordabili. Carpi, Verona, Sampdoria e Udinese (prima di ritorno). Potrebbe essere un filotto vincente per avvicinarsi all’Inter, che rimane la favorita per lo Scudetto. Contro la Juventus di ieri però non sembrano esserci squadre in grado di competere oggi in Italia.
Nonostante le tante assenze e i recuperi dell’ultimo minuto, Allegri ha imbastito una formazione basata sul 3-5-2 molto solida, con quattro alternative interessanti sulle fasce (due per corsia) e un centrocampo di faticatori difficile da superare, dove ieri hanno svettato Marchisio, Pogba e Sturaro, quando è entrato. In attacco Dybala è sempre più il fenomeno che tutti si aspettano e non a caso è monitorato dal Barcellona, e anche da altri importanti club europei. Pogba ha fatto benissimo nel primo tempo e un po’ meno nel secondo, ma dai suoi piedi sono partiti i passaggi del primo e del secondo gol. La difesa bianconera è tornata invece ai rendimenti dello scorso anno e se non fosse stato per il rigore avrebbe terminato la gara ancora una volta a reti inviolate. Il Campionato è più avvincente che mai e promette di far divertire i tifosi nelle prossime giornate. Un po’ meno quelli delle avversarie