Roma, lunedì 29 febbraio 2016 – La Juventus torna a vincere e allunga sul Napoli. Il Derby d’Italia se lo aggiudica Allegri con una vittoria netta e con pochi alibi. Apre le marcature Bonucci nella ripresa e le chiude Morata su rigore. Nel primo tempo però i bianconeri hanno sciupato molto, merito degli avversari che si sono disposti con un modulo a specchio e hanno bloccato la manovra juventina. Allegri, dopo la bella prova contro il Bayern Monaco, che ha dato morale e fiducia alla squadra, ma che sarà poco spendibile nella gara del ritorno, visto che i tedeschi hanno un ampio margine di sicurezza per passare il turno, è tornato al modulo vincente. Il 3-5-2, recuperando (si fa per dire) Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo per l’indisposizione di Marchisio è tornato titolare Hernanes, autore tra l’altro di una buona prova. In attacco Mandzukic e Dybala. Ancora fermi Pereyra, Asamoah e Zaza. Si diceva di Chiellini, che purtroppo dopo neanche mezzora di gioco è dovuto uscire per un riacutizzarsi del dolore al polpaccio. Al suo posto è entrato Rugani, che ha fatto bene e insieme ai due decani della difesa ha gestito il reparto arretrato senza troppe ansie e rischi. Allegri ha optato per il ritorno al modulo più congeniale alla squadra in vista soprattutto della sfida di Monaco. L’idea è quella di bloccare le fasce e le incursioni dei due centrali bavaresi e provare così a mettere in difficoltà tutta la costruzione del gioco. Anche con l’Inter di Mancini però lo schema era congeniale per cercare di mettere pressione e scardinare una difesa che, se ben protetta dalla linea mediana, poteva bloccare la Signora. In chiave Scudetto vincere ieri era fondamentale. Il pareggio con il Bologna poteva essere decisivo per il contro sorpasso partenopeo. Per fortuna così non è stato, ma non si poteva chiedere troppo alla dea bendata, che anche ieri ha dato e tolto, e alla fine si è dimostrata benigna ai bianconeri.
Nei primi 10’ minuti di gioco la Signora avrebbe potuto andare subito in vantaggio. Mandzukic e soprattutto una grande traversa di Hernanes hanno impedito che questo avvenisse. Nel finale però un super Buffon per ben tre volte ha impedito all’Inter di accorciare. Il punteggio era già sul 2-0. Lo stesso rigore però, fischiato in favore dello spagnolo, è sembrato un po’ eccessivo, anche se tutto sommato si poteva concedere e comunque la direzione arbitrale è stata pulita e senza grossolani errori. Quello che non si è visto è stata la supremazia bianconera in campo. Tolti i primi dieci minuti di gara i nerazzurri hanno trovato la quadra e hanno bloccato la gara, non producendo molto in avanti, chiudendo però gli spazi alla Signora. È stato solo per una grande svista di D’Ambrosio, che Bonucci ha potuto segnare in apertura di ripresa. Dopo la gara si è aperta per la voglia dei nerazzurri di trovare il pareggio. I meccanismi ben rodati, la grinta dei singoli, l’abilità di alcuni campioni, che Mancini non ha, hanno però fatto la differenza. Alex Sandro, Mandzukic, Dybala, Pogba, Barzagli, Bonucci, Buffon, Khedira pesano eccome. E questo ha permesso alla squadra di Allegri di conservare intatto e senza troppe ansie il vantaggio, fino al calcio di rigore – che si poteva dare come anche no. Sul 2-0 a pochi minuti dalla fine ogni altra squadra si sarebbe affranta contro il muro di inviolabilità bianconera. L’Inter ha provato ancora a fare gioco e ci è riuscita Mirando prima e Eder poi hanno impegnato nel finale la difesa. Sono stati sfortunati perché hanno trovato di fronte un super Buffon, che con la gara di ieri ha segnato un nuovo record personale, non subendo gol da otto gare in Campionato.
Con la vittoria di ieri la Juventus nel girone di ritorno ha battuto tre delle prime cinque squadre che le possono contendere il titolo. Roma, Napoli e Inter – tutte affrontate allo Stadium – sono state superate. A queste bisogna aggiungere anche il pareggio esterno contro il Bologna, tra le più ostiche per il rendimento che ha. Mancano ancora Milan e Fiorentina, che saranno due gare esterne molto delicate per i bianconeri. Intanto nelle ultime 17 gare di Campionato i Campioni d’Italia hanno ottenuto 16 vittorie e un pareggio. Una marcia importante che ha portato la società di Corso Galileo Ferrarsi ad essere prima con un vantaggio di 4 punti sulla seconda.