Roma, martedì 8 aprile 2014 – La Juventus piega con facilità il Livorno nel primo dei due incontri previsti nel “Monday night”. Alla tripletta di Destro risponde un super Llorente che in soli 3 minuti realizza una doppietta pesante, regalando alla squadra il sedicesimo successo di fila in casa. La Vecchia Signora conserva la distanza di 8 punti dalla seconda in classifica, che le permette di affrontare con serenità le ultime 6 gare. I campioni d’Italia, nonostante siano ancora in corsa in Europa League, e nonostante le ultime uscite non siano stato tra le più memorabili per freschezza atletica, hanno disputato un’ottima gara. Gli amaranto di rado hanno messo in difficoltà la squadra di casa, provandoci soltanto con tiri da lontano e trovando però un Buffon sempre attento e reattivo. Al contrario i bianconeri hanno giocato entrambe le frazioni nella metà campo avversaria, creando tanto. Alla foga della prima parte della gara, dopo il 2-0 del basco, hanno proseguito con un più saggio possesso di palla, risparmiando energie per giovedì, quando ci sarà il ritorno dei quarti contro il Lione allo Juventus Stadium.
Conte, pur in vantaggio sulla Roma e pur avendo a disposizione una squadra che al netto dei valori è troppo più forte del Livorno, non si è lasciato incantare dalle sirene del turn over e ha schierato la formazione titolare. Unici assenti Barzagli per infortunio, ormai ben sostituito da Caceres, e Vidal per squalifica, rilevato da Marchisio. La pressione della Roma in questo scorcio di campionato si fa sentire e l’allenatore bianconero non vuole perdere il terzo scudetto di fila. Dentro dunque la squadra tipo, con Tevez e Llorente in avanti e i soliti faticatori Asamoah e Lichsteiner sulle fasce. Scelta del resto giusta anche perché il ritorno di Europa League si prefigura abbastanza semplice visti i valori messi in campo dalla squadra di Rémi Garde nella partita di andata. È probabile che il turn over si veda giovedì nel reparto avanzato e in qualche centrocampista di fascia, mentre è ancora lunga la stagione per la difesa e la linea mediana. Il recupero di alcuni uomini chiave come Ogbonna e Peluso potrebbe dare qualche sollievo e riposo ad alcuni veterani.
Per tornare all’incontro di ieri, la Juventus è sembrata più tonica rispetto alle ultime uscite di campionato. C’è da dire che lo stesso Livorno non ha messo grande enfasi nella gara. Non passa per Torino la sua corsa per la salvezza, ma per lo scontro decisivo contro il Chievo di domenica prossima. Con Emegara e Duncan ha provato a impensierire dalla lunga distanza Buffon senza riuscirci. La Juve dal canto suo ha chiuso la partita alla mezzora con due reti ravvicinate di Llorente. Per il resto è da segnalare la trovata di Conte per liberare Pirlo dalla marcatura asfissiante delle punte livornesi. Con Marchisio in campo, che spesso si è trovato a fare il vice Pirlo con ottimi risultati, i due si sono alternati di posizione. In pratica si è visto in campo una sorta di 3-2-3-2 con due registi bassi davanti alla difesa. Un esperimento durato pochi minuti e ripetuto nel corso della ripresa, quando la Juve aveva dalla sua risultato e tranquillità, ma che ha messo in confusione la marcatura a uomo sul regista bianconero. Potrebbe essere una soluzione per smarcare Pirlo e trovare nuove opzioni adesso che tutte le avversarie, in campionato e in coppa, sanno come disinnescare il fantasista bianconero. La vera priorità del prossimo mercato sarà però trovare due uomini rapidi e capaci di saltare l’uomo nell’uno contro uno per creare superiorità numerica.
Mancano adesso sei incontri e ci sono in palio ancora 18 punti. Alla Juventus ne bastano 11 per portarsi a casa il terzo scudetto di fila. Il +8 sulla Roma consente un po’ di tranquillità mentale ai bianconeri, avvantaggiati tra l’altro da un calendario in discesa. Le prossime tre gare saranno risolutive. Per i torinesi ci sono Udinese, Bologna e Sassuolo. Tutte in fascia serale. La Roma invece se la vedrà con Atalanta, Fiorentina e Milan. Se Conte supera questo trittico lo scudetto è suo.