La Signora chiude il campionato in bellezza con la festa dei gol prima della festa Scudetto. 5 reti alla Sampdoria in casa, davanti al pubblico amico, e poi la cerimonia di celebrazione per il 5° trofeo consecutivo raccolto in Serie A in sei anni di presidenza Agnelli. La Juventus di Allegri è entrata in campo determinata, con spirito nordico verrebbe da dire, per onorare il Campionato, non lasciare niente agli avversari, riprendersi dalla sconfitta di Verona e chiudere con una vittoria. Ha aperto le marcature Evrà con uno splendido colpo di testa su cross di Dybala, che pochi minuti dopo con un uno-due fulminante ha messo in condizione Mandzukic di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario. Il tiro è stato però impedito dal recupero maldestro del difensore, che ha atterrato il croato e provocato il rigore per Dybala. Tiro e gol della Joya, che nei minuti successivi è salito in cattedra e ha dato gioia ai tifosi sugli spalti con giocate al limite dell’umano, cercando il gol su azione e impegnando severamente il giovane portiere sampdoriano Brignoli. Veder giocare Dybala si rimane a bocca aperta. È di un altro pianeta e può diventare forse anche più forte di messi. La capacità di tenere palla, di dribblare, di inventare e di fare assist, oltre che di colpire con il suo sinistro sono promettenti e se già quest’anno, a soli 21 anni, alla sua prima stagione di Juve, ha superato per gol, gioco e assist, il rimpianto ma ormai ben rimpiazzato Tevez, chissà cosa potrà combinare la prossima. E poi in chiave mercato un giocatore come Dybala è fondamentale. Poter giocare con il nuovo Messi sarà un richiamo per molti campioni, così come un freno per quelli che la Juventus ha già e che potrebbero essere tentati da altre avventure e da altre squadre. Poter vedere come evolve e come cresce Dybala. Quali numeri è in grado di fare e come può risolvere le partite sarà un attrattatore e una forza centripeta che la società può sfruttare a proprio vantaggio.
La Joya comunque alla fine è andato in gol, segnando la terza rete della gara contro una squadra avversaria rimasta in dieci e incapace fin dall’inizio di contrastare i bianconeri, anche perché Montella e i suoi non avevano più nulla da dire al Campionato. Salvi per il rotto della cuffia, non aspettavano altro che la fine dei giochi per riposarsi un po’ e per riposizionarsi. Specialmente Montella con l’apertura del prossimo walzer-mercato degli allenatori. Chiellini e Bonucci nel secondo tempo hanno arrotondato ancora il risultato, portandolo sul 5-0. Da constatare che su cinque reti, quattro sono arrivate da calcio da fermo (una punizione, un rigore e due corner) e tre dai difensori. Una sola è stata su azione, condotta da Dybala e chiusa con un formidabile sinistro da fuori area. gioco c’è stato per carità. Non si vuole dire il contrario. I vari Morata, Pogba, Mandzukic, lo stesso Dybala, Lichtsteiner, Sturaro hanno provato a perforare la porta di su azione, ma non ci sono riusciti per la bravura del portiere o per la loro scarsa precisione. Pogba è apparso poi il più svagato di tutti. Ha cercato di provare a più riprese i suoi giochi di prestigio, forse sentendosi in competizione con Dybala che ha strappato a più riprese applausi e ammirazione dagli spalti. Alla fine però non si poteva chiedere di più a questa squadra che è già concentrata sulla Coppa Italia, ultima fatica prima di staccare definitivamente la spina e riposarsi un po’ (per chi non andrà agli Europei). Allegri in settimana ha rinnovato il suo contratto che lo vedrà legato alla Signora fino al 2018 e così ha fatto Buffon e farà Barzagli. Insomma la difesa verrà tutta riconfermata e forse si aggiungerà un pezzo pregiato come Benatia. Del resto nuovamente ha vinto il campionato la squadra che ha subito meno reti, mentre Napoli e Roma che hanno segnato tanto per il quinto anno consecutivo hanno dovuto accontentarsi di veder vincere la Juventus.