Roma, martedì 10 settembre 2019 – Gentiloni Commissario europeo agli Affari Economici. Per la prima volta l’Italia avrà un incarico di estrema importanza nella Commissione europea, dopo Romano Prodi, Presidente dal 1999 al 2004. L’effetto dell’accordo tra il movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico, dopo la disastrosa uscita di scena di Salvini, si incomincia a vedere. All’antieuropeismo della Lega si è ora sostituito un forte spirito europeo, che porterà ancora maggiore beneficio sul fronte dell’export italiano. Inoltre, visto il grande rischio di andare verso un’Italexit, auspicata tanto dagli Usa che dalla Russia di Putin per mettere in difficoltà la Ue sullo scacchiere mondiale, è possibile che le concessioni al Governo italiano saranno importanti, sia sul fronte dell’immigrazione sia sulle questioni del debito pubblico e dell’abbattimento delle tasse. È vero che il riavvicinamento tra l’Europa e il Movimento Cinque Stelle era avvenuto in occasione dell’appoggio alla nuova Presidente della Commissione Ursula von Der Leyen, ma con la garanzia che il nuovo esecutivo sarà supportato dal Partito Democratico, l’Europa avrà la certezza che l’Italia si mostrerà leale. Per il momento, infatti, le due cariche importanti sono andate al solo Partito Democratico. La Presidenza del Parlamento europeo con David Maria Sassoli e gli Affari Economici con Paolo Gentiloni. In futuro, se le cose andranno bene e il Movimento Cinque Stelle si confermerà garante degli equilibri, anche a loro andranno riconoscimenti.
Sul fronte della strategia politica, Angela Merkel si è dimostrata molto abile. Ha piazzato il suo delfino alla Presidenza della Commissione europea. Ha disinnescato forse per sempre il pericolo sovranista in Italia. In questo senso va ricordato il dialogo tra lei e Conte, che gli chiedeva aiuto per la crescita esponenziale di Salvini. E potrà adesso guardare con maggiore tranquillità a quanto sta avvenendo nel Regno Unito con Boris Johnson che si appresta a diventare il Primo Ministro britannico più veloce della storia e forse anche il più deleterio per l’unità del Regno. Per tornare ai fatti di casa nostra, su queste pagine dovremo tornare a parlare della posizione di Forza Italia e del centro destra. Intanto è stata votata la fiducia alla Camera al Conte Bis e oggi bisogna vedere come andrà il passaggio in Senato. C’è però aria di normalizzazione, dopo i sussulti e le burrasche degli scorsi 14 mesi. Lo stesso Conte ha detto che il linguaggio del nuovo esecutivo sarà mite. Forse c’è voglia di normalizzazione, da parte di tutti anche dei cittadini. Va dato atto al Movimento Cinque Stelle di aver saputo sporcarsi le mani. Il cambio di Governo e il cambio di partner non era facile. Le stesse modalità, al di là dell’inutile voto su Rousseau, hanno dimostrato che il Movimento ha accettato le regole della democrazia parlamentare. Adesso potrà dimostrare di essere in grado di sostenere le responsabilità dei tanti voti dei cittadini.