Roma, sabato 9 febbraio 2013 – Domina, soffre, sfiora il raddoppio, ma nei minuti finali la Lazio viene punita da un eurogol di Campagnaro. La formazione laziale avrebbe sicuramente meritato, per il gioco e le occasioni da rete create, il punteggio pieno, ma la sfortuna e l’imprecisione dei suoi uomini ha consentito alla formazione partenopea di uscire indenne dallo stadio Olimpico: 1-1 iul risultato finale. Tre punti che avrebbero consentito alla Lazio di avvicinarsi al Napoli, in seconda posizione, e di conquistare punti nei confronti della coppia milanese Milan ed Inter.
Il Napoli, imbarazzante in alcuni momenti della gara, ha confermato di non essere l’anti Juve. La formazione campana ha evidenziato problemi in difesa, con De Sanctis e Cannavaro davvero fuori forma. Per poter mantenere il ritmo bianconero al Napoli servirebbe un livello tecnico maggiore nella retroguardia.
Petkovic si è affidato al collaudato 4-1-4-1 con Marchetti tra i pali e la linea di difesa titolare composta da Konko, Biava, Dias e Radu. In cabina di regia Ledesma con Mauri a Candreva a presidiare le fasce laterali, con Hernanes e Gonzalez in mediana. In attacco spazio a Floccari (nella foto), tornato titolare per i problemi fisici di Klose.
D’obbligo spendere un elogio per Sergio Floccari, troppo spesso preso di mira dalla critica e dai tifosi, il centravanti laziale oltre alla rete realizzata ha colpito due legni ed ha corso in lungo ed in largo per tutto il campo alla ricerca dell’avversario. Straordinario.
La gara
Va in scena in curva Nord l’ennesima contestazione al presidente Lotito per il mediocre calciomercato effettuato dal dirigente laziale. É ottimo l’approccio della Lazio nei minuti iniziali della gara, pressing alto e squadra corta sono le armi che mettono in difficoltà i napoletani. Dopo una conclusione di Hernanes dalla distanza, è Konko all’11’ a scendere sull’out destro e a servire un preciso assist per Floccari che controlla la palla e batte il portiere napoletano. Nell’esultanza Mauri accusa un fastidio muscolare e dopo qualche minuto deve lasciare il posto a Lulic.
Immediata reazione del Napoli con Hamsik che impegna Marchetti in due tempi. È sempre la Lazio a spingere sull’acceleratore con Candreva, ottima la prova dell’azzurro laziale, che penetra in area di rigore e con un diagonale sfiora il palo alla destra del portiere campano. La Lazio rallenta e rifiata, ma è sempre la formazione capitolina a sfiorare il raddoppio con Floccari che con una conclusione da 25 metri colpisce il palo. Il centravanti laziale è in stato di grazia, lotta, sgomita, rincorre l’avversario e come può colpisce in rete. La gara non ha momenti di pausa e nei minuti finali genera altre due emozioni per i 40mila presenti all’Olimpico, con folta presenza campana. Cavani colpisce di testa la traversa ed Hernanes con un calcio da fermo fa venire i brividi all’estremo difensore avversario.
Nella ripresa Mazzarri cambia fisionomia alla squadra e gioca con uno spregiudicato 4-2-4 con Insigne, subentrato a Behrami, Pandev, Cavani e Calaio che nel finale sostituisce Zuniga. Il Napoli si getta in avanti e fioccano le occasioni da rete per entrambe le formazioni.
Dopo un potente tiro di Inler dalla distanza, è Lulic a sfiorare per due volte il raddoppio, ma Campagnaro e la mancanza di lucidità del difensore laziale negano alla Lazio il raddoppio tra la disperazione dei tifosi laziali. Allo scadere il Napoli colpisce un palo con Inler e dall’azione successiva Campagnaro firma un gol straordinario e sigla il pareggio. La gara riserva nei minuti di recupero altre emozioni con Pandev che impegna severamente Marchetti, tornato finalmente in Nazionale, e Floccari che di testa colpisce il secondo legno della giornata. La dea bendata volta le spalle alla Lazio che avrebbe meritato la vittoria contro un Napoli che solo a tratti ha meritato di essere alle spalle della Juventus.