Roma, giovedì 16 agosto 2012 – Termina con il Malmoe, nel migliore dei modi, la lunga sequenza di amichevoli disputata dalla Lazio in questa fase di precampionato. E’ la prima vittoria, dopo quattro sconfitte consecutive, che la formazione laziale riesce a conquistare contro una formazione di pari grado. Numeri che lasciano ombre, molte, e luci, poche, per il nuovo tecnico serbo Vladimir Petković che ha in mente di dare una nuova fisionomia alla Lazio per renderla maggiormente propositiva nel gioco. Questo è l’impegno e la dottrina del dottore, come viene soprannominato in terra serba, che tenterà di inculcare una nuova mentalità ed espressione di calcio.
Squadra corta con difesa schierata a ridosso del centrocampo, pressing a tutto campo e fase d’attacco assecondata da almeno 4-5 calciatori, questi sono alcuni dogmi che Vlado sta cercando di dettare alla formazione laziale. Una vera e propria rivoluzione, una sfida nella sfida per una squadra che in questi anni, da Delio Rossi a Edy Reja non dimenticando il pessimo periodo di Ballardini, ha sempre effettuato un gioco attendista basato sulle ripartenze offensive per le verticalizzazioni a rete. La “minestra” come qualcuno ha volutamente definito il gioco laziale, ha portato successi in bacheca (Coppa Italia e Supercoppa italiana) e la conquista della qualificazione in Champions League e in Europa League.
Insomma per il tecnico serbo ci sarà da faticare per far cambiare pelle ad una formazione che nel suo dna non ha mai avuto, almeno in questi anni, la ferocia agonistica, la determinazione e la corsa, ma ha sempre cercato nella qualità dei singoli l’arma fondamentale per centrare gli obiettivi di inizio stagione.
Tattica
In questa fase di esperimenti il tecnico laziale ha provato varie soluzioni tattiche: si è passati dal 4-4-2 al 4-2-3-1 per finire con il 4-3-3. L’ex tecnico del Sion dovrà modellare tatticamente la sua Lazio, da ora in poi non ci sarà più spazio per gli esperimenti tattici perché a breve si aprirà la stagione ufficiale: preliminare Europa League con gli sloveni del Mura 05 (23 e 30 agosto) e inizio del campionato di Serie A con la trasferta di Bergamo sponda Atalanta (26 agosto). Dovrà essere presa una scelta difficile e coraggiosa per Petković che sarà atteso da un vero e proprio banco di prova nel campionato italiano, dopo l’esperienza svizzera.
La rosa
La difesa appare incompleta e necessiterebbe di un difensore centrale e di un terzino sinistro, vista la partenza di Javier Garrido in direzione Premier League sponda Norwich City e gli affanni evidenziati dalla coppia centrale Dias-Biava con Diakite messo fuori gioco per infortunio e la cessione di Stendardo spedito a Bergamo con l’Atalanta. Luci si intravedono dalla forma crescente di Konko e dalla promessa Cavanda che, dopo la breve esperienza barese, ha mostrato di essere uno dei più propositivi e positivi della formazione laziale in questa fase della stagione. E’ atteso il ritorno di Stefan Radu che, dopo i problemi fisici dello scorso anno, dovrà dimostrare di essere completamente recuperato e di sistemare definitivamente la fascia sinistra o il settore centrale della difesa.
Il centrocampo appare il meglio assortito con l’acquisto del brasiliano Ederson, proveniente dal Lione, e dall’esplosione inattesa del giovane Onazi, proveniente dalla primavera laziale. Dopo i primi giorni di ritiro ad Auronzo di Cadore il brasiliano si è fermato per un guaio muscolare ed ha saltato tutte le gare amichevoli disputate dalla Lazio, dovrebbe essere pronto per il debutto casalingo in campionato con il Palermo a fine agosto. Il baby nigeriano ha conquistato un posto nella rosa laziale e l’attenzione del tecnico serbo che spesso lo ha affiancato, nella cerniera centrale del centrocampo, a Ledesma. Intelligenza tattica, tempi di inserimento, pressing e tecnica di base pregevole sono alcune doti messe in campo dal giovane Onazi che ha interpretato al meglio i dogmi del tecnico bosniaco.
L’attacco della Lazio, dopo aver visto sfumare il turco Burak Yilmaz passato dal Trabzonspor al Galatasaray, ha ritrovato Zarate e Floccari, rientrati per fine prestito dall’Inter e dal Parma, e la conferma di capitan Rocchi, Kozak (nella foto in alto) e Alfaro. Con la conferma di Klose, dopo le sirene catalane sponda Barcellona, la Lazio è alla ricerca di una centravanti da affiancare alla punta della nazionale tedesca che potrà sostenere il peso di una lunga stagione e di un campionato faticoso come la Serie A.
Insomma una Lazio da lavori in corso, ma con alcuni innesti mirati potrà, dopo aver trovato la quadratura del cerchio, recitare un ruolo di primissimo piano in campionato.