Roma 16 dicembre 2013 – “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzio dell’antichità.”, così Cicerone definiva la memoria del passato nell’opera “De Oratore”, nel lontano 55 a.C.. Una definizione che ben si sposa con il progetto archeologico delle “Domus Romane” rinvenute nel 2005 durante la campagna di ristrutturazione di Palazzo Valentini a Roma. La sede delle provincia capitolina ha riportato alla luce l’esistenza di uno sito straordinario testimone di un intero quartiere di epoca romana databile tra il II e l’inizio del III secolo d.C.
Dall’ottobre del 2010 l’area si è trasformata in un’esposizione permanente aperta al pubblico, ben conservata e ricca di decorazioni. Grazie alla riqualificazione, alla ricerca e alla musealizzazione del sito archeologico guidato da storici dell’arte, archeologi e architetti appartenenti agli uffici della Provincia di Roma, è stato possibile ricostruire un importante tassello della topografia antica, medioevale e moderna della città.
Tra le scoperte più rilevanti due sculture di grandi dimensioni rappresentanti due personaggi maschili togati e gli edifici residenziale di lusso a più piani. Probabili resti di ricche abitazioni patrizie di età imperiale, sono appartenuti con ogni probabilità ai senatori e ai personaggi più importanti e ricchi dell’epoca.
Il visitatore può oggi vedere “rinascere” nel sottosuolo di Palazzo Valentini le strutture murarie, gli ambienti, i peristilii, le cucine, le terme, le decorazioni e gli arredi della Roma imperiale. Attraverso un viaggio virtuale tra i resti di “Domus” patrizie. L’intervento di valorizzazione curato da Piero Angela, dall’équipe di tecnici ed esperti come Paco Lanciano e Gaetano Capasso, oltre alle ricostruzioni virtuali studiate e messe in atto per l’area presa in esame, rendono possibile la comprensione archeologica dell’area anche allo spettatore meno esperto in storia dell’antichità.
Dal 7 dicembre 2011 l’area archeologica e il suo percorso museale si sono arricchiti di un nuovo e significativo settore. Nei sotterranei prospicienti la Colonna Traiana i resti di un monumentale edificio pubblico o sacro databili in base ai bolli laterizi alla prima età adrianea. Anche in questo nuovo spazio la visita è accompagnata da un allestimento, curato dalla stessa équipe, che permette di visualizzare l’area della Colonna Traiana così come si presentava al momento della sua costruzione. Un plastico animato consente di rivedere gli ambienti dell’epoca e in particolare la grande Basilica Ulpia che sorgeva proprio accanto alla Colonna. Un filmato fa rivivere i due edifici adiacenti, forse adibiti a Biblioteche. La ricostruzione virtuale della Colonna permette di osservare da vicino i bassorilievi e la campagna militare della conquista della Dacia, l’attuale Romania, da parte dell’imperatore Traiano.
Le “Domus Romane” di Palazzo Valentini sono un esempio unico e prezioso di come il patrimonio artistico dell’antichità, riconsegnato da un’opera attenta e rigorosa di restauro e riqualificazione, possa essere valorizzato attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Per visitare l’area è possibile prenotarsi al numero 06 32810.
Informazioni:
Gli scavi resteranno chiusi dal 13 al 28 gennaio 2014 per interventi di manutenzione agli apparati tecnologici e multimediali.
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.30 –
Chiuso: martedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio.
Biglietti: intero 10 euro – ridotto 8 euro