Roma, venerdì 27 aprile 2012 – Una proposta di scoop “sbagliata” basta a stravolgere la quiete dei palinsesti dell’etere radiofonico romano. Parliamo di «Te la do io Tokyo», trasmissione in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 su Centro Suono Sport, 101.5. La rubrica cult, ideata e condotta da Mario Corsi, alias Marione, informa tifosi romanisti dal 1993, cercando di svelare scomode verità che molti omettono. Toccando anche tematiche sociali scottanti di cui pochi si prendono la briga di parlare. Marione, da sempre sotto il tiro di molti colleghi giornalisti e conduttori radiofonici, si trova coinvolto in una “tentata truffa” ai danni della società sportiva A.S. Roma.
Tutto nasce dalla proposta di scoop alle Iene, nota trasmissione televisiva in onda tutti i giovedì sera su Italia 1. Siamo alla vigilia del derby Roma –Lazio, è il 3 Marzo. La iena Paolo Calabresi viene avvicinata da Roberto Renga, cronista sportivo, ex firma di Paese Sera e Messaggero. Renga rivela di essere in possesso di documenti capaci di devastare l’immagine pubblica e privata di Baldini e dell’avvocato Baldissoni. Le prove a sostegno della sua tesi, però, non convincono. Si tratta di trascrizioni di sms tra i due manager della Roma stampate su un comune foglio A4 senza indicazione di fonte o provenienza. Renga garantisce di aver ricevuto i testi da una mano affidabile e crede arrivino direttamente dalla Digos.
Mentre la Procura di Roma sta indagando, il programma tv di Italia 1 ha mandato in onda i filmati, girati di nascosto da Paolo Calabresi, nei quali viene contattato dal giornalista Roberto Renga e da Giuseppe Lomonaco, altra voce del programma Te la do io Tokyo. Nonostante sembri difficile smentire la vicenda, soprattutto dopo il servizio andato in onda, Mario Corsi decide di autosospendersi dalla sua trasmissione lasciando ai tifosi/ascoltatori queste parole: E’ una cosa che trovo incredibile, per questi motivi io mi auto-sospendo per qualche giorno. Farò un summit con i miei avvocati per capire di cosa stiamo parlando, quando lo capirò vi porto atti, fascicoli, foto, compresa la nostra tentata corruzione della Roma. Se esce quella, e se la devono inventare, ve lo giuro vi porto anche quella.
di Valentina Orsini