Roma, Domenica 23 dicembre 2012 – Roma devastante. Non si vedeva una partita così da anni da parte dei giallorossi. Aggressivi, cinici, cattivi, famelici. Dei veri e propri lupi famelici. I diavoli milanisti trovano l’inferno già nei primi 30 minuti, andando sotto di 3 reti. 3 zampate a suon di tango, con le firme di Burdisso, Osvaldo e Lamela. Un ballo che schianta i rossoneri e spiana la strada ai giallorossi. Mai così concreti sotto porta come ieri sera. Spettacolo puro.
La Roma sembra avere un migliore approccio alla gara: dopo una fase iniziale di studio, in cui entrambe le squadre hanno qualche palla gol, sono i giallorossi a passare in vantaggio con Burdisso al 13’ in seguito agli sviluppi di un calcio d’angolo, provocato da un intervento prodigioso di Amelia su un tiro a giro di Osvaldo. El Shaarawy avrebbe dopo qualche minuto la palla per riportare in parità l’incontro, ma Goicoechea è bravissimo ad uscire sui piedi dell’attaccante italo-egiziano. E’ ancora Osvaldo a trovare la rete del 2-0 dieci minuti dopo: abilissimo Totti a pescare al centro dell’area l’attaccante italo-argentino che stacca più in alto di Yepes e deposita in rete il raddoppio. La Roma continua a spingere, schiacciando il Milan a lungo nella sua metà campo: gli uomini di Zeman trovano anche il terzo gol con Lamela che alla mezz’ora chiude virtualmente il match.
La gara riprende con la Roma che può gestire il risultato e con il Milan che deve cercare di ribaltare una situazione gravemente compromessa. La reazione dei rossoneri è timida, e al 61’ Lamela trova la rete del 4-0 su assist di Balzaretti, che potrebbe scrivere la parola fine sulla gara. A questo punto Zeman decide di risparmiare Lamela e Osvaldo, sicuramente tra i migliori in campo, gettando nella mischia Florenzi e Destro: il loro impatto non è certamente positivo sul match. Al 78’ l’arbitro Rocchi decide di espellere Marquinhos per un fallo di mano sulla trequarti. Decisone alquanto discutibile. La gara, col passare dei minuti, finisce per diventare un predominio rossonero sterile grazie alle parate di un prodigioso Goicoechea. E’ proprio il portierone uruguaiano a rendersi protagonista al 87’, quando stende in piena area di rigore Pazzini: per l’arbitro nessuna esitazione e calcio di rigore che lo stesso bomber ex Fiorentina trasforma. Passa appena un minuto ed è Bojan a trovare la via del gol dopo un altro grande intervento della serata di Goicoechea. Sembra di rivedere il lato peggiore di Zemanlandia in questi minuti finali, ma per fortuna per i giallorossi la fine del match era vicina.
Una Roma indiavolata (è proprio il caso di dirlo) spazza via il Milan con una prestazione sontuosa e convincente, dando un chiaro segnale al campionato. La corsa champions è e resterà sempre viva. E i giallorossi ci sono. E come.