Roma, 18 agosto 2015 – E alla fine dovrebbe arrivare Alex Sandro. Notizia di queste ore il laterale del Porto potrebbe con buone probabilità vestire la maglia bianconera. Dopo essere partito benissimo il mercato della Vecchia Signora, che con poche mosse ha chiuso subito i contratti che più gli interessavano, portando a casa Dybala, Mandzukic, Zaza (mai visto finora), Rugani, Neto e Khedira (che ha subito confermato i dubbi sulla sua tenuta fisica decidendo di fermarsi per 2 mesi), da almeno 6 settimane la Juventus è indecisa sul da farsi. Goetze sì o Gotze forse. Draxler di sicuro, anzi no!, ma forse. Siquera certo al 99,9% (per fortuna ha vinto quello 0,1%, perché in fondo chi è Siquera?). Cuadrado al massimo, perchè vuole rientrare in Italia. Eppoi, se Draxler non lo cedono, c’è Ozil, anzi no Eriksen, ma anche Isco, o Witzel, o Mkhitaryan, o forse qualcun altro. Certo molto rumore l’hanno fatto i giornali di settore che dietro le notizie-facciata, per far salire il numero delle copie vendute o degli accessi ai siti, nascondono solo tanta fantasia. Ma qualcosa non torna anche in casa Juve, perché ci sono state troppe dichiarazioni dei dirigenti bianconeri e comunque azioni che hanno compiuto per cercare di rinforzare la squadra e di accontentare Massimiliano Allegri, sfociate finora in un nulla di fatto. Il quale Allegri per parte sua ha accontentato e di molto la società, accettando la squadra dello scorso anno senza poter mettere bocca e mano al mercato dell’estate 2014 e tanto meno a quello di gennaio. E per fortuna visti i risultati finali ottenuti! Ma che anche per questa estate non sembra riuscire ad ottenere quel trequartista di spessore che ritiene utile per il gioco che intende presentare.
Persi Vidal, Pirlo e Tevez, tre elementi fondamentali della Juventus degli ultimi due scudetti, la Signora si trova di fatto indebolita. Sostituire Pirlo forse si poteva fare. Marchisio l’ha dimostrato la scorsa stagione con le partite e il rendimento che ha prodotto. Sostituire Tevez forse lo si può fare. Più di Dybala, fortissimo ma ancora acerbo, Mandzukic sembra essere quell’ariete dai piedi buoni destinato a non far rimpiangere l’argentino. Discorso impossibile da fare per Vidal, che non può essere sostituito per il fatto che è unico. Khedira avrebbe potuto semmai garantire che il rimpianto per la perdita del cileno fosse meno forte e intenso, ma il suo lungo stop e i dubbi di avere un giocatore troppo fragile per avere continuità di rendimento hanno aperto uno squarcio in casa Juve. Più che pensare ad un trequartista serve adesso un sostituto di Khedira – che doveva essere il sostituto di Vidal. Quindi serve un sostituto che sia all’altezza di Khedira e magari si avvicini il più possibile agli standard del cileno. Ergo la Juve scandaglia il mercato. Ergo l’indecisione dei suoi dirigenti e il tentennamento di queste settimane. Il mercato che era lungi dall’essere perfetto già prima, adesso è ancora più imperfetto. E il tempo intanto stringe. Forse l’attesa su Draxler, prima di sferrare il colpo (danaroso) per averlo, era anche motivata dal voler vedere il ragazzo in campo nelle prime uscite del Campionato tedesco. Le movenze, gli affondi, i tackle, le giocate e la sicurezza in campo possono dire molto agli occhi di osservatori esperti. Il rischio infatti sarebbe stato di prendere a scatola chiusa un giocatore che magari, dopo un mese, potrebbe rischiare di fermarsi come Khedira – almeno acquistato a parametro zero. Un rischio si può prendere due sono un po’ troppi.
Intanto le altre squadre si sono tutte rinforzate. Inter, Milan e Roma hanno fatto un mercato sontuoso e stanno spendendo ancora. È aumentato il budget per i campioni e il budget per gli stipendi degli stessi. Solo Fiorentina, Lazio e Napoli, tra le maggiori forze del campionato non hanno fatto faville sul mercato, anzi si sono contenute. Se si bada ai soldi spesi, Juventus, Roma, Milan e Inter se la vedranno per il Campionato e per un posto in Champions. La Roma, vista l’aggressività degli investimenti delle milanesi, ha dovuto affrontare spese che forse non aveva preventivato e magari nemmeno voleva fare, si è dovuta adeguare e lo ha fatto bene. Inoltre non poteva rischiare di fare brutte figuracce in Champions per il secondo anno di fila. Detto questo la Juventus non può più dormire sugli allori. Per lei non sarà una stagione facile. Magari in Champions – se troverà subito gli equilibri e il gioco – potrà fare un bel cammino e magari rientrare di nuovo, con un po’ di fortuna, tra le prime otto. Ma in Campionato la musica sarà diversa e l’inesperienza di molti suoi giovani campioni le potrà essere letale.