Roma, sabato 28 maggio 2011 – In “Sono diventato etero!” viene presentata una macchietta beffarda sull’apparente normalità delle consuetudini sociali. È una commedia al contrario in cui a provocare lo scandalo in famiglia non è il coming out del figlio alla madre, bensì l’improvvisa dichiarazione di una ritrovata eterosessualità. Attraverso questa singolare vicenda il regista Lorenzo de Feo ironizza con leggerezza sul tema della perdurante omofobia all’interno della nostra società, riservando, nel contempo, un finale a sorpresa. Il paradossale intreccio di amori, fra ira, risate e gelosie è un pretesto per affrontare in tono leggero il dramma di chi vive nel conflitto del corpo con la propria identità di genere e per questo subisce discriminazione nel sociale. Un dissacrante musical sul tema della non accettazione del diverso all’interno della nostra società, tra movimento, canto, battute e gag. Tre differenti personalità legate da un unico comun denominatore: il vivere l’una in funzione dell’altra in un clima asfittico di assoluta mancanza di libertà, che conduce a mentire a sé stessi ed agli altri.
La madre, impersonata dalla brava Katia Nani, eccessivamente possessiva nei confronti del figlio pone in atto tutta una serie di artifici per tenerlo distante dall’universo femminile e rimanere l’unica depositaria del suo amore, ma così facendo provoca in realtà risentimento ed un suo successivo allontanamento. Marco, il protagonista della vicenda impersonato dal bravo Daniele Zappalà per sfuggire alle grinfie della madre mente e si costruisce un’immagine non proprio corrispondente al reale. Dodo, l’amico segretamente innamorato di Marco, impersonato dal bravo Antonio Lupi, nella speranza di esser ricambiato da lui, combutta con la madre e ne diventa succube anch’egli, contribuendo ad un clima di totale confusione. Belle le canzoni dell’autrice Loriana Lana, nota per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Ennio Morricone, Luis Bacalov, ed Amii Stewart, ed effervescente la performance dell’intero cast di attori al confine tra teatro e musical.